Dopo un esordio tutto sommato scolastico come “Walk The Plank” i perugini Locked In hanno dato il via a un lungo percorso live che li ha fatti maturare non poco come band, dividendo il palco con realtà internazionali come Death Before Dishonor e spingendosi spesso e volentieri fuori dai nostri confini.
Maturità che troviamo in “The Rebellion”, produzione hardcore/metal che farà felice ogni fan di suddetta scena. In Rete si parla di loro come dei nuovi To Kill (combo romano straight edge che ha scritto un capitolo importante della scena hardcore nazionale all'inizio del nuovo millennio) e forse qualcosa di loro hanno veramente, visto l'impegno di questi musicisti nell'incentrare i testi di “The Rebellion” su un tema principale: la salvaguardia del nostro Pianeta, passando dalle macerie create dall'uomo alle cose preziose che la vita ha donato a tutti noi. I testi sono senza ombra di dubbio il fulcro vitale di questo disco, interpretati con la giusta dose di rabbia e l'abbondante uso di cori a dar ancora più impatto ai messaggi lanciati.
Musicalmente il quintetto ha fatto un notevole passo in avanti, mettendo in piedi un muro sonoro dal quale è difficile sottrarsi e che si farà valere soprattutto in sede live dove circle-pit e wall of death non mancheranno. Un album veloce e granitico che al contrario di molti altri evita con furbizia l'uso smodato dei breakdown (molto in voga in ambito metalcore), dando all'ascoltatore un lotto di brani potenti e per certi versi vari nella proposta. Si passa dai richiami New York hardcore di “The Proselyte And The Rust” alla schizofrenia sonora di “The Prophet And The Resistance”, dal lato più heavy del disco inglobato nella title-track (dove tra l'altro troviamo Tommaso dei Fleshgod Apocalypse in veste di guest) al remix dello stesso brano in versione dubstep in chiusura.
Insomma un album per tutti i gusti, il cui comune denominatore è la parola “Impegno”. Quello che i Locked In hanno messo in anni di gavetta e in un disco carico di messaggi come “The Rebellion”. Gran bel passo in avanti, bravi ragazzi!
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