Proviamo con una ricetta: prendete le Sorelle della Misericordia e mettetele nel pentolone lasciandole bollire a fuoco lento, aggiungete poi la retorica glamour del Duca Bianco più esibizionista e il suono cupo di svariati gruppi dark dell'Inghilterra di un paio di decenni fa; fate cuocere con pazienza aggiungendo un pizzico di nichilismo modaiolo, una forte attitudine alla performance live e l'umore (fintamente) inconsolabile dei ragazzi di nero vestiti. Ecco, se i tempi di cottura sono azzeccati, dal pentolone dovrebbero uscire fuori i London After Midnight, pronti per essere serviti in tavola. Un piatto di origine losangelina perfetto per il Zillo festival et similia. Probabilmente il più importante ricettacolo di umori gothic rock dei tormentati novanta. Unica raccomandazione, se siete tipi che "ahh no, io solo Pink Floyd e Musica Seria" (affermazione per cui ci sarebbe da discutere a suon di bastonate), questo piatto non fa per voi, risulterà indigesto. È doveroso, insomma, fugare subito i dubbi rivelando l'assassino: si tratta di easy-listening per orecchie da vampiro.
Quest'album esce nel 1996, in piena era camiciona-felpata-a-scacchi, e contrappone a quell'estetica cobainiana dell'autodistruzione i lustrini e le pajette del travestitismo gotico, esistenzialismo di facciata per goliardi col vezzo del macabro, pura retorica da melodramma. Date tali premesse, le varie tracce rispondono fedelmente agli stilemi di quest'immaginario: "The Bondage Song", "Innocence Lost", "Hate", a "Letter To God"... ballate prevedibili e di una facilità rincuorante impreziosite da quel maledettismo ammiccante rafforzato dalla timbrica notevole di Sean Brennan, cantante, chitarrista e, insomma, deus ex machina dei LAM. Il successo di questo gruppo risiede soprattutto nello spettacolarismo dei concerti e dalla loro teatralità da casa dell'orrore.
Londra Dopo la Mezzanotte non è più la città tetra dei vecchi docks maleodoranti dove si aggirava l'ombra del buon Jack the Ripper per far scorpacciate di ultraviolenza. Londra l'hanno ricostruita a furia di acciaio e vetro ed ora è elegante e illuminatissima, novella ville lumiere un po' ruffiana e un po' spietata dove trovi di tutto...
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