Non guardarlo, Non cercarlo. Se gli credi Lui ti vede.
Libro per ragazzi coraggiosi o per adulti-bambini? Titolo accattivante, promette emozioni forti, orrorifiche immagini: Il Divoratore.
Un noir? Un thriller? Un horror? Una fiaba per piccoli cattivi? E' un po' di questo e un po' di quello, ma niente che lo inserisca in un genere preciso.
L'impressione mentre leggi è quella di vedere un film: i fotogrammi scritti, scorrono veloci e le voci riportate con le loro intonazioni irreali, ti fanno accapponare la pelle. Non si può raccontare la trama, ma non perché rovineresti la lettura altrui, semplicemente perchè ognuno la racconterebbe in modo diverso...
Solo un accenno ai personaggi: Filippo, Francesco, Luca, Dario. E soprattutto Pietro. Siamo al 15 aprile 2006, ore 16:00. Questo è il primo paragrafo del Capitolo Uno. Adolescenti, amici(?), capobanda, cattiveria: Pietro è un quattordicenne autistico con la sindrome di Asperger, subirà la furia del branco!
Marzo 1986, Capitolo Due. Denny all'epoca aveva solo sette anni: madre dipendente da psicofarmaci e padre alcolista, pittore. Tanta solitudine, maltrattamenti e crudeltà gratuite dai compagni di scuola; si difende nell'unico modo che conosce: inventa filastrocche spaventose... che condivide con l'Uomo dei Sogni, dipinto regalatogli dal padre.
Nove Capitoli nei quali si cercherà di spiegare le sparizioni dei ragazzi: l'unico aiuto è negli occhi e nelle mani di Pietro.
Ciò che forse colpisce di più è la Rimini dei sobborghi, del disagio sociale e di un infanzia sempre più indifesa e incompresa.
Qualcuno ha commentato: ... sarà il caso letterario dell'anno, ma fa paura, tanta paura...
Carico i commenti... con calma