Lorenzo Baglioni, giovane professore di matematica e fisica con la passione della musica, un giorno si è chiesto: "Ma esiste un metodo per insegnare le cose in maniera più divertente?"
Da quel momento Baglioni inizierà a scrivere canzoni con una peculiarità, sono infatti canzoni "didattiche", sono infatti dedite allo spiegare in modo più agevole argomenti per lo più delle superiori, ma anche dell'università, spaziando anche tra vari generi musicali, come Trap (Logaritmi), Reggaeton (El Corazon), e House (La perifrastica passiva), generi molto in voga tra i giovani, seppur abbastanza lontani dai miei gusti musicali, ma Baglioni ha scritto anche canzoni Punk (La classificazione dei silicati), Heavy Metal (La derivata) o addirittura ispirandosi all'"opera buffa" (Le leggi di Mendel).
Nel 2018 arriva la svolta, prima la partecipazione a Sanremo nella sezione "Nuove Proposte", dopodiché la pubblicazione del primo album in studio, intitolato "Bella, Prof!", le cui tracce sono tutte "canzoni didattiche", che trattano di vari argomenti di varie materie scolastiche: Matematica (Logaritmi, Il teorema di Ruffini), Fisica (Il modello atomico, I principi della termodinamica, Il piano inclinato), Chimica (Le Ossidoriduzioni), Astronomia (Le leggi di Keplero), Geologia (La classificazione dei silicati), ma anche Italiano (Il congiuntivo, L'apostrofo) e Latino (La perifrastica passiva).
Personalmente ho trovato geniale questa idea delle "canzoni didattiche", sarà che da quando è uscito quest'album ogni volta che ho un'interrogazione di Fisica o Scienze della terra, il giorno prima ascolto una delle sue canzoni, un po' come portafortuna, un po' per ricordarmi i concetti.
Il buon Baglioni dopo due anni ha cacciato anche un extended play chiamato "Collage", dove è presente una canzone chiamata "Se non ci fosse la morte", canzone rivolta a un pubblico più infantile, che insegna che la morte, venendo riconosciuta come una pessima figura, fa comunque parte del ciclo vitale di tutti.
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