Le primissime incisioni di un grande gruppo.

All'inizio degli anni '70 i Los Lobos del Este de Los Angeles (oggi Los Lobos) incisero una serie di nastri di musiche della tradizione folkloristica messicana per una serie di piccoli film e documentari curati da un regista/giornalista (loro amico) di nome Luis Torres.

I nastri, nell'intenzione originale, dovevano servire a dare visibilità al gruppo e funzionare da traino per favorire l'avvicinamento del gruppo verso nuove scene e contratti nel music business. Nel 2000 lo stesso Torres insieme ai Lupi và in cerca dei master e una volta ripuliti per bene; ecco uscire il cd.

Il disco contiene motivi di musica principalmente messicana che vanno dal "genere" ranchero (una sorta di country messicano, musica appunto dei Rancheros) a boleri passando per un traditional Boliviano e prediligendo il genere "son jarocho" che è un bel miscuglio di musica Mariachi originaria di Veracruz e di Son Mexicano, jarocho appunto, che si distingue per la preponderanza di ritmi sincopati, ritmi coinvolgenti molto percussivi e che dà ai musicisti la possibilità di costruire improvvisazioni armoniche e ritmiche.
I tipici strumenti usati sono violino, marinbas, arpa, percussioni e svariate chitarre e mandolini tradizionali che ci regalano un suono molto etnico, fortemente melodico e ricco di musicalità e ritmo. In un disco interessantissimo a mio parere si distinguono "Sabor a Mi" molto d'atmosfera che vanta un bellissimo dialogo tra percussioni, chitarra e cori. Ancora, "La Iguana" resa fantastica dal suono particolarissimo della chitarrina (requnito jarocho.. dovrebbe chiamarsi) tipica del suono messicano. Una splendente versione di "Guantanamera" e ancora un pezzo indiavolato e trascinante, "Flor de Huevo" dall'incidere martellante e acido di una chitarra che si alza su schiamazzi e urla da Rancheros Messicani in corsa nelle sterminate pianure semi-desertiche del messico nord-occidentale. "Cielito Lindo" suonata in due modi diversi, alla maniera tradizionale e huasteca(centro-est).

Un disco primitivo, interessante, tradizionale ma che mette in evidenza la classe dei Lupi come ensemble e come musicisti tecnicamente dotati. Un disco che sà di sole, mare tequila e limoni, oceano e polvere, amore, popoli, feste e bandierine colorate.

Se solo un pò vi piace il Messico, la sua storia, il suo essere cosi' atipico e affascinante ed i ritmi della musica popolare latina... beh questo è un album che regalandovi apprezzerete tantissimo. Que Viva Mexico!

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