Per me il rock italiano riserva sempre delle splendide sorprese. Quest’anno sono state poche... c’è un disco che faccio fatica a togliere dal lettore: il Cd del progetto italiano Lotus, Nessuno è Innocente . Lo conoscete? Il singolo "Io Sono Il Re" avrà incuriosito gli estimatori di sonorità alla Afterhours, ma probabilmente gli altri si saranno astenuti dall’approfondire quest’album. Uno sbaglio.
In questo disco ci sono effettivamente delle somiglianze con gli Afterhours, anche se la mente del progetto Lotus, il brindisino Amerigo Verardi, non è assolutamente nuovo ad un certo tipo di sperimentazioni soniche. Il suo curriculum ultradecennele è uno di quelli con i fiocchi: fondatore delle band cult Allison Run e Bettys Blues e collaboratore con Sonica, Baustelle, Valentina Gravili, Virginiana Miller, Lula - ovvero sette realtà dalla marcata originalità musicale. Verardi è un personaggio brillante e caleidoscopico, unico nel panorama indie italiano.
Per Nessuno E’ Innocente sono stati chiamati gli amici: Silvio Triscuzzi al basso e Claudio Chiari alla batteria, e poi Federico Fiumani, Manuel Agnelli, Giovanni del Casale, Alessandro Palazzo e altri alchimisti delle note del giro alternativo.
Con quest’album siamo di fronte ad un rock psichedelico, variato ed intrigante, brillante ed avvolgente. Si scoprono lisergiche melodie lennoniane del periodo post Beatles nei brani "Trasparenti Ma Non Liberi" e "Lazy Jane". Oppure suoni e testi dal pop deviato, sghembo e malinconico presente in maniera massiccia su "Qualità", "Un’Estate In Clinica" e "Testacoda". Indie-rock alla Garbage, nella già citata "Io Sono Il Re" ed in "Ricchi e Poveri", morbidezza agrodolce nel brano "Sushi", liriche e chitarre emozionanti in "Squalo", e coolness stile La Crus in "Nessuno E’ Innocente".
Un disco dolce, denso, straordinario, illuminato. Uno scrigno pieno di scintillanti gioielli. Da scoprire.
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