Il 67, fu un anno in cui moltissimi nuovi talenti si affacciarono sulla scena musicale. Ricordo soltanto che i "Grateful Dead" pubblicarono il loro primo disco, i "Jefferson Airplane" realizzarono "Surrealistic Pillow" ed i "Doors" con l'album d'esordio, conquistarono milioni di ragazzi, affascinati dalle liriche e dall'istrionismo dal leader Jim Morrison. Questo avveniva durante il "summer of love" del 67, in California, che in quel periodo era un calderone che ribolliva, il crocevia più importante della cultura e della controcultura in occidente. Oggi ricordiamo quel tempo come emblema di nuove tendenze in ogni campo artistico, protesta sociale, speranze. Il movimento giovanile guadagnava sempre più seguaci, la figura dell'hippy che fuma uno spinello è un'icona nell'immaginario di tutti. Marijuana, LSD, eroina, per la prima volta venivano usate da una grande quantità di persone... solo un anticipo della cultura dello sballo, che divenne fenomeno di massa in un futuro vicino ad accadere. Agli inizi dell'estate, a Los Angeles, i "Love" guidati dal geniale chitarrista, Arthur Lee, entrarono in sala di registrazione, per incidere "Forever Changes" (Con l'importante apporto di Bryan Maclean)

L'incantesimo che fece di questo disco un capolavoro, sta nel sottile lavoro con il quale i "Love" riuscirono ad immettere ricami di flamenco su un tessuto sonoro rock, mettendo d'accordo beat e psichedelia, il suono degli archi con i fiati. Contrasti risolti magistralmente, giocando brillantemente sul filo d'equilibri arditi, convivenze inverosimili, ed il rischio di cadere nel kitsch. Il risultato fu un disco di "psichedelia sinfonica" godibile ancora oggi, perché ogni ingrediente è dosato perfettamente. Canzoni d'incredibile potenza emozionale, che conquistano perché ricche di suggestioni nascoste.

"Forever Changes" è divenuto una pietra miliare del Rock, un'opera da sempre amata dagli appassionati dell'acid rock, per gli altri, un disco da conoscere. Le composizioni che preferisco sono: "Alone Again Or" "A House Is Not A Motel" "Andmoreagain" "Live And Let Live" "The Daily Planet" "The Red Telephone" "You Set The Scene" per ultimo cito il pezzo che ascolto più spesso, "Maybe The People Would Be The Times Or Between Clark And Hilldale".

PS. A proposito di un altro grande della psichedelia: Syd Barrett. "New Musical Exoress Year Book, 1974". "Era molto influenzato dagli Stones, dai Beatles, i Byrds e i Love. Dagli Stones più degli altri... Consumò molto rapidamente la sua copia di Between The Buttons. E anche l'album dei Love. Una volta, cercavo di parlargli di una canzone di Arthur Lee di cui non ricordavo il titolo, così mi misi a canticchiarne il ritornello. Syd prese la chitarra e mi accompagnò. In seguito utilizzò quegli accordi per il ritornello principale di Interstellar Overdrive ".

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