Alla terza prova Jana Hunter riesce a partorire il suo capolavoro pop. Tra revival synth-pop, umori neri e voce caldissima.
To die in LA e' il loro pezzo piu' solare di sempre e il video lynchiano ci riporta all'umore indie punk tenebroso tipico della band di Baltimora. Il romanticismo del secondo singolo e traccia dell'opera e' inebriato da tastiere d'annata e chitarre riverberate, mentre il pop di Quo Vadis e Your heart is still beating alleggeriscono il tiro senza essere scontati.
Chiude La societe' anonyme con un guitar sound perfetto per una gemma power pop d'altri tempi e la voce di Jana non e' mai stata tanto profonda e ammaliante.
Non restera' nella storia del rock, ne un'innovazione radicale questa terza prova dei Lower Dens. Ma un buon disco godibile e di gran classe.
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