Più che una serata live una serata club. Così è indicata nei manifesti.
"Clubbing". Non so cosa aspettarmi, o meglio visto che inizia piuttosto tardi mi aspetto una dj session fino all'alba.

Non ho mai visto questo posto così pieno, tutti aspettano LTJ mentre il dj di supporto fa il suo onesto lavoro. Sono tutti rivolti verso il palco. Concerto dunque?
Esco un attimo giusto per rientrare subito richiamato dalle urla della folla. C'è un good vibe, buone vibrazioni, di un'attesa finalmente terminata.

LTJ è uno che di quelli che hanno inventato il drums and bass. Le prime serate a Charing Cross a Londra. La sua è però la versione lounge, calma, non il Goldie che ogni tanto impazzisce. La disposizione spaziale dei suoni e la loro relazione fanno il "d'n'b". Li vedo nella sala.
Il basso ti scava sotto le scarpe al passo del battito del cuore rilassato. Lento. Le drums e soprattutto i loro hi-hat velocissimi volano e si rifrangono alti sotto il soffitto e non si fermano mai. Nel mezzo, all'altezza degli occhi, il vuoto, appena riempito da poche note o voci, mixate basse.

Il d'n'b è basato tutto su questa dicotomia. Veloce e lento. Prevale il lento. L'attesa generata dalle introduzioni e le drums.

Ma sul palco c'è pure McConrad, che canta e recita slogan su ogni brano, ogni tanto è quasi ragga. Sempre contenuto, per la verità, le sue sembrano introduzioni. Indicazioni al pubblico. Va avanti e indietro sul palco, da lontano si vede solo la sua sagoma nera.

LTJ è dietro al buio. Non lo vedo mai.
Questo concerto mi sembra iniziato da ore e probabilmente potrebbe continuare per ore e forse continuerà ma io me ne vado. Sono stanco e qui non succede nulla, un po' di gente balla, un po' di gente sta ferma.
Né concerto né club.

Rimane musica bellissima ma da sottofondo che si gode al massimo mentre si fa qualcos'altro, mentre si beve un drink in un bar. Musica che arreda. Live e a casa non mi prende mai alla stessa maniera, per quello spazio vuoto che si può solo riempire di pensieri vuoti. Strano. Sono le due e un quarto e la sala è ancora pienissima. Chissà cosa aspettano.

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