Devo dire che, da ammiratore di vecchia data di Luc Besson, questo film mi ha lasciato perplesso... c'era bisogno di un ennesimo film sulla scia di "Belfagor" o "Vidoque"? C'era bisogno di portare sugli schermi l'ennesima Lara Croft per l'ennesima graphic novel?...

Adèle Blanc-Sec è un'intrepida avventuriera alla ricerca del sarcofago contenente le spoglie del medico personale di Ramses II, nella speranza di riesumarlo ed usufruire delle di lui conoscenze al fine di restituire la vita alla sorella che a causa sua giace in coma da diversi anni. A darle manforte un anziano scienziato assurto alla masterità di poteri paranormali, quali quello di riportare in vita i morti; ma anche i non nati considerando l'impovvisa schiusione di un uovo di pterodattilo con relativa evasione dell'inquilino dal museo in cui era custodito, finalmente libero di scorrazzare per Parigi arrecando danni qui e là.

Trascorsa la parte iniziale del film improntata sulla ricerca del sarcofago l'interesse cala notevolmente, con alcune scene che dovrebbero suscitare ilarità (i reiterati tentativi della protagonista di far evadere dal carcere il professore) che non colgono nel segno; altre invece sì: il flashback dell'incidente che ha causato il coma della sorella, o il cliché dello spasimante imbranato al seguito della protagonista; e forse soprattutto il personaggio goffo e appesantito dell'ispettore incaricato di catturare l'animale in fuga. E fin qui diciamo che il film poteva ancora mantenere accesa la fiammella dell'interesse, finché con la parte conclusiva consistente in situazioni para-comiche date da mummie riportate in vita, ma male integrate a livello coesivo alla trama, l'interesse crolla completamente.

L'apporto della protagonista, con la sua presenza sfacciata e tenace, è per lo meno senz'altro ascrivibile ai pregi del film, anche se non ai livelli della precedente musa (ed ex moglie) del regista (Milla Jovovich), e se il film non fosse di Luc Besson, con tutte le aspettative del caso, sarebbe stato forse più apprezzabile, ma in ogni caso non più di quello, perché i film d'avventura sono un genere ormai ben plasmato, con tanto di rispettivi cult - un canone di cui dubito che quest'opera possa in alcun caso far parte.

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