Il disco che segue all'enorme successo (più di un milione di copie vendute!) del precedente "Carboni" di tre anni precedente, questo "Mondo world welt monde" ha fra i tanti difetti quello di venire appunto dopo una delle migliori prove del cantautore bolognese, non reggendone il confronto. Nei tredici brani (mai così tanti in un disco di inediti di Luca, né prima né dopo) si intravede il sapore della replica, del già cantato. La prova più eclatante di questa stanchezza dopo dieci anni e cinque dischi di grande fattura arriva da "Virtuale", il cui ritornello riprende pari pari la ritmica di "Mare mare", cambiando solo gli accordi. È un Luca che prova a ripercorrere la stessa strada, ma questa volta con meno veemenza. In compenso ci sono brani che resteranno nella storia del suo repertorio, come "Inno nazionale", una canzone che meglio di tanti sociologi ha descritto l'Italia, calcistica ma non solo, di quegli anni. La tematica della patria ritornerà ben vent'anni dopo in "Luca lo stesso", il pezzo più trasmesso dalle radio in questa seconda parte del 2015. Ritornando al disco del '95, esso è il sesto disco di inediti di Carboni, il settimo se si conta anche il "Diario" pubblicato due anni prima, e fu pubblicato il 12 ottobre, giorno del 33esimo compleanno dell'artista tenuto a battesimo da Lucio Dalla e dagli Stadio nel 1984. Il titolo è stato scelto probabilmente per la ricorrenza della parola "mondo" nei titolo di ben tre brani. Il disco oscilla tra canzoni impegnate e solenni, come la conclusiva "Pregare per il mondo" a temi, sia musicali che testuali, più leggeri, come nella già citata "Virtuale", ma anche nell'altra canzone di questo disco che ha resistito all'usura del tempo, ovvero "Non è", una melodia leggera che richiama anche questa la spensieratezza di "Mare mare". Ci sono poi bei pezzi sempre leggeri come "Onda" e "Mercoledì", "Condomini del mondo", dove compare quell'ironia carboniana che caratterizzerà anche brani futuri come "La cravatta", dal successsivo "Carovana", e altri pezzi molto sentiti come "Sto perdendo tempo", più vicina al filone di "Pregare per il mondo". Nella sostanza "Mondo" è un disco al ribasso, dove Luca canta peggio che in altri dischi, in maniera un po' piatta, e con alcuni brani che fanno la figura dei riempitivi. Oltre alla versione italiana fu prodotta anche la versione spagnola, intitolata "Mundo", con testi adattati da Miguel Bosè, che nel 2013 ritornerà a collaborare con Luca Carboni in "Fisico e politico", cantando come era giusto e prevedibile che fosse una canzone di questo "Mondo", ovvero "Inno nazionale". Luca opterà per produzioni dimesse e "casalinghe" nel successivo "Carovana". Bisognerà attendere il 2001 per ascoltare "Lu*Ca", il disco del rilancio a base di acusticità e semplicità.

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