Uh-oh! Ci fanno notare che questa recensione è stata scritta da Stefano La Rosa e compare anche su VareseNews.it
Non poteva esserci battesimo migliore per Luca Pedroni, giovane chitarrista varesino, che si presenta al pubblico con il suo primo album da solista intitolato “Ottobre”.
Nell’era in cui chitarra elettrica, distorsioni ed effettistiche sempre più sofisticate sembrano essere indispensabili per poter suonare, Luca Pedroni propone un album interamente acustico nel quale gusto, sentimento e tecnica emergono fin dalprimo brano “Aprile”. Sebbene il giovane chitarrista varesino sia noto al pubblico per le sue qualità di chitarrista elettrico di rara bravura e virtuosismo, in questo album mette coraggiosamente a nudo se stesso di fronte alle sei corde.
Brano dopo brano emerge l’anima romantica, non filtrata o avvolta dall’elettronica, ma semplicemente trasmessa dalle vibrazioni delle corde. L’utilizzo di accordature aperte e l’abile uso degli armonici arricchiscono gli arpeggi di numerosi brani che si sviluppano lungo un percorso di emozioni e sensazioni di raro gusto. In “cavoli e cicogne” e “cerchi nel grano” ritmiche plettrate e finger-style si fondono dando ai brani il tiro e la spinta che ricordano da vicino l’inconfondibile stile del superlativo Tommy Emmanuel. Con l’ultimo brano “Ottobre”, che da il titolo all’intero album, si chiude un percorso di circa trentacinque minuti in cui l’ascoltatore è stato guidato dall’incastro degli arpeggi e delle melodie nel mondo romantico e raffinato di Luca Pedroni.
Mi auguro che questo suo primo album sia il punto di partenza di una serie di lavori futuri in cui il suo gusto e la sua tecnica potranno trasmettere molte emozioni. Nell’epoca in cui il computer e l’elettronica talvolta sostituiscono il chitarrista, l’album del venticinquenne musicista varesino dimostra come nel panorama chitarristico italiano esistano voci, anzi dita nuove in grado di mettere davanti a tutto il feeling e la passione che l’ascoltatore riesce a leggere nelle vibrazioni e nelle sfumature timbriche della sua chitarra.
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