Lo scarafaggio in letteratura chissà perché ha sempre avuto un buon successo e un ottimo appeal. Nel 1915 Franz Kafka scriveva “La metamorfosi”,  nel 1994 Daniel Evan Weiss replicava con l’esilarante “Gli scarafaggi non hanno re”. Oggi l’italiano Luca Ricci riporta con il suo secondo romanzo, il primo fu “La persecuzione del rigorista”, la figura della blatta al centro di una storia. Sono 4 gli insettoni protagonisti di “Come scrivere un best seller in 57 giorni”, 4 scarafaggi che non potevano che chiamarsi John, Paul, George e Ringo.

La storia in breve racconta di questi 4 insetti ospiti nell’appartamento francese di uno scrittore squattrinato. Quando arriva lo sfratto si preoccupano che al posto del loro coinquilino possa arrivare qualcuno che metta in atto una disinfezione. E allora come salvare la loro vita? Semplice sostituendosi allo scrittore nella stesura di un best seller. I 4 prima indagano i gusti del lettore medio, poi cercano di buttare dentro tutto quello che il lettore vuole leggere e di non complicagli troppo la vita, e poi per 57 giorni saltellano sulla tastiera del pc di Briac partorendo un capolavoro.

Ovviamente evito di proseguire con lo spoiler per non rovinare il piacere della lettura a chi ne fosse incuriosito. Il libercolo costa meno di 10 euro ed è edito dalla Laterza, per cui facilmente reperibile in ogni libreria.

Esilaranti alcuni personaggi di contorno come la grossa blatta americana che è un totem da consultare nei momenti di sbandamento e che partorisce massime che paiono incomprensibili. Ovviamente non può mancare la Yoko Ono scarrafona, l’affascinante Violette.

Dietro alla prosa leggera e divertente si nasconde una feroce critica al mondo della letteratura capace di sfornare libri di consumo con lo stampino.

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