Ricordo con gioia e una leggera vena di nostalgia quando da piccolo (correvano i nineties) giocavo ai cosidetti punta-e-clicca, ovvero le avventure grafiche, un genere di videogames caduto praticamente in disuso, seviziato e gettato nel dimenticatoio da sparatutto e altri giochi più spacconi, ma che ancora oggi credo occupino un posto speciale nel cuore di ogni giocatore di lunga data. I gloriosi anni '90 vedevano il sorgere di numerose case di produzione che avrebbero fatto scuola, tra cui quelle che mi vengono con più facilità alla mente sono Blizzard per gli rts e i gdr, Id Softwares e Valve per gli fps e... Lucas Arts, di quel furbone di George Lucas, per le avventure grafiche.

"Il Giorno del Tentacolo" vede la luce quando la casa editrice si era già affermata, con altre perle del calibro di "Zak McKracken and the Alien Mindbenders", "Loom", "Indiana Jones e Il Destino di Atlantide", e, soprattutto, i primi due "Monkey Island" (capolavori senza tempo).

Il gioco in questione si avvale dello stesso motore grafico dei sopracitati, ovvero lo SCUMM, in una forma leggermente più evoluta, sia per qualità dei colori che per risoluzione dei pixels, che dona una grafica fumettosa, cartoonesca e vivace al prodotto, ma soprattutto, di una componente umoristica e demenziale e di un gameplay assolutamente riusciti.

Nato come sequel di "Maniac Mansion", altro celebre gioco Lucas Arts, la trama vede come protagonisti un nerd occhialuto di nome Bernard, che indossa pantaloni ascellari e mocassini, il corpulento metallaro Hoagie, con tanto di maglietta nera con teschio e lunga chioma corvina ed infine la stramba Laverne, laureanda in medicina dall'espressione perennemente schizzata e l'andatura saltellante. Questa combriccola di divertentissimi personaggi, si vedono contattati da Tentacolo Verde, una creatura di forma tentacolare frutto degli esperimenti del Dottor Fred, un vecchio scienziato pazzo palese parodia di quelli dei b-movie horror, che chiede loro aiuto a causa dell'incidente cui è caduto vittima Tentacolo Viola, suo cugino: avendo bevuto da un ruscello inquinato dai rifiuti tossici del laboratorio del Dottor Fred, è infatti impazzito dopo che gli sono spuntante due mani, ed è deciso a dominare il mondo.
L'unico rimedio per fermare l'inevitabile conquista dell'umanità da parte del tentacolo, sarà quello di tornare indietro nel tempo grazie alla macchina del tempo del Dottore, ma un imprevisto farà sì che quest'ultima catapulti Hoagie nel remoto passato coloniale americano e Laverne in un futuro in balia dei tentacoli, lasciando Bernard nel presente a vedersela con il Dottor Fred nel tentativo di riparare la macchina del tempo.

L'intera avventura vedrà il giocatore controllare i tre personaggi, e giocare sui paradossi temporali secondo cui un azione accaduta nel passato è in grado di modificare il futuro.
Sarà così che, ad esempio, quando Hogie taglierà un albero nel passato (grazie all'ausilio di George Washington, che si scoprirà nel passato un abitatore della dimora Mansion!), nel futuro dominato dai Tentacoli in cui si trova Laverne lo stesso albero scomparirà.
Altro meccanismo in grado di essere sfruttato dai personaggi è quello dei "gabinetti temporali" ovvero delle cabine attraverso cui spedire oggetti attraverso la matassa temporale ai propri compagni.

L'interfaccia di gioco è delle più elementari, e per quanto risulti datata, rimane piacevole e funzionale, con i comandi di gioco "usa" "prendi" "spingi" "tira" "apri" "chiudi" "guarda" posizionati in basso a sinistra e l'inventario con gli oggetti collezionati da usare ai fini della soluzione degli enigmi in basso a destra della schermata.
Enigmi che si presentano ben calibrati ed appaganti, mai banali o scontati, così come i dialoghi con gli originalissimi personaggi che si incontreranno nel corso delle vicende. Le musiche sottolinenano con disinvolta e sapiente ironia ogni attimo dell'avventura, e numerosi sono gli episodi in grado di gettare il giocatore nella risata più smodata e di crearsi uno spiraglio dritto al suo cuore (indimenticabile la mummia nel concorso di bellezza, il criceto nel microonde, il pagliaccio gonfiabile dalla risata beffarda che viene accoltellato, la dentiera ballerina e chi più ne ha più ne metta...).

Insomma, semplicemente l'ennesimo capolavoro della Lucas Arts nei suoi anni ruggenti, gli splendenti anni d'oro dei punta-e-clicca...anni destinati a non tornare ma più, ma che hanno lasciato alle loro spalle un'eredità videoludica immensa.

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