Tra mezz'ora esco...
ho appuntamento con Lucio...
e pensare che ho trovato il CD dentro TV sorrisi e canzoni....
sono rimasto veramente sorpreso perchè questo CD , che precede il conclamatissimo Emozioni, è proprio diverso. mi restituisce l'immagine di un Lucio Battisti esordiente, ancora NON celebrato, moltissimo sperimentatore.E io che non ascolto il rock, e rifuggo il progressive mi ritrovo incantato ad ascoltare (...un sottile dispiacere...) selvagge svisate di organo, chitarra elettrica, batteria, mescolate con arpeggi celestiali, dolcissimi pianoforti, improvvise aperture di archi...
E' l'occasione di vedere Lucio negli strumentali, muoversi libero (anche dai testi di Mogol) e sperimentare un linguaggio veramente stupefacente- progressive? Rock? Ma anche classico, jazz... la track 4 mi ricorda addirittura proprio il jazz degli intrecci delicatissimi e complicatissimi di Frisell e Hersch. E che titoli. Perdersi, , viaggiare, cercare. Credo che queste siano le parole chiave di un disco che ancora non cerca la perfezione, ma è a suo modo, già rivelatore, coerente di queste parole che risuonano dalla prima all'ultima traccia.
Anche il tono è libero, selvaggio, giovane. Tutto il disco è pervaso da una bellissima ironia, e dal trattare l'amore come da un ragazzo un pò scavezzacollo ... giocando sempre, graffiando. I testi di Mogol, anche qui evidentemente, sono tutti nel verso della ironia e regalano puro divertimento, insieme alla poesia (Supermarket è micidiale). Un tono leggero e serissimo insieme, perchè pure (anzi, meglio) scherzando si può dire la verità.
Insomma colpisce molto la differenza con "Emozioni", e invita a riprendersi un lucio ancora non legato a doppio filo alla sua malinconia...
Nella mia personale hit battistiana va sparato al numero 1. Ve lo consiglio!
Ciao!
Carico i commenti... con calma