Ancora mi chiedo dopo tutti sti ascolti cosa sia un airone. Sarà la mia ignoranza in materia e sicuramente verrò paccariato, ma non so cosa sia. Ma se dice volare sarà certamente un uccello credo, boh. Comunque si, guardiamolo volare. Lucio ma di che volo parli? Un volo mentale forse. Stai dicendo che vedendo un airone che vola, riesci a volare anche tu? I miei complimenti allora, se ti basta cosi poco. Un po di controsenso però lo vedo. Non puoi sdraiarti sull' erba felice e poi annasparti attraverso un dispiacere, pur sottile che sia. Non si possono cambiare i sentimenti cosi, da un momento all' altro. Che tu ti riferisca ad un qualcosa di agrodolce? Quella cara sensazione di felicità quasi ingiustificata contornata da una tristezza a cui neanche sai dare una risposta? Quanto ti capisco caro Lucio. E poi che mi combini, ti siedi li a guardare il sole che tramonta? Quanta felicità puoi provare attraverso tale visione? In fondo quel sole che stai guardando tramonta oggi cosi come è tramontato ieri e tramonterà domani. E devo dire che è inspiegabilmente un piacere che mi è molto familiare, siamo due matti da legare caro Lucio. A dormire, poi, va sto sole...Cosi come te ne andasti tu quel triste 98'. Ma vale la pena porsi certe domande? La tristezza di cui si parlava prima, se è quella che conosco io, non fa rumore. E' soffice, come la neve. Sono domande da farsi? A Poggio Bustone funzionava diversamente? L'hai detto tu, sottile. Troppo sottile per poterla davvero avvertire. Fa parte di noi, inutile farsi domande. E ci serve, fidati. E non farle certe sciocchezze. Parliamo di dispiaceri sottili, intrinsechi, chissà se esiste questa parola, non vale la pena girare in auto com un folle. E accendili sti fari che non ci vedi niente. In fondo è cosi, quando la tristezza di cui parliamo prima si accumula ad un certo punto puo portare a questo. Ma siamo troppo intelligenti io e te per certe sciocchezze, lo sai bene. Come una medicina, ecco di cosa abbiamo bisogno. Mani amiche, mani da stringere, mani pulite e sincere. Che dopotutto non possono darci la certezza che cio che noi avvertiamo siano avvertite anche dall' altro. Ma sono cosi difficili le persone? Stringiamole bene queste mani, e aggrappiamoci a loro. Non tenerle troppo forte, altrimenti si fanno male. E guai se le perdiamo.
E mo mi trovo in difficoltà. Io na passeggiata nella brughiera non ricordo di averla fatta, ma devo dirti, un po me la immagino. Tu dici di esserti trovato in questo modo? E sopratutto, cosa intendi con 'ritrovarsi'? Non è facile ritrovare se stesso e fidati, non so come una brughiera possa essere d'aiuto. Ma se Mogol dice cosi, deve esserlo davvero. Che sia un invito? Va bene qualsiasi brughiera o devo andare a quella che dite voi, chessò, magari avrà un qualcosa di magico. Poi mi devi spiegare un' altra cosa. Ma che ci avrai mai da dirti tutto sto tempo con un pescatore? Ti farai raccontare le tecniche migliori per beccare il pesce spada? Oppure ti fai dire come si cucinano le vongole? Oppure dimmi, non è che ci stai dicendo che ritrovi te stesso anche attraverso gesti semplici e umili come il parlare con un onesto uomo? Mi sa che devo andarci piu spesso giu al molo. Spero solo che il fatto che qualcosa dentro muoia non sia correlato alla conversazione col pescatore, sennò ci vai te a parlarci. Cosi come ci vai te a farla crescere una piantina. Non che la cosa mi dispiaccia eh, solo che non ci so fare con la botanica. E' la botanica che si riferisce alle piante? Boh credo di si. Comunque non so trattarle ste piantine, figurarci farci uscire rose rosse. Nonostante non neghi l'immenso impatto che possa avere una trasformazione apparentemente tanto banale ma nello specifico tanto ricca di bellezza e significato. E mo n' altra volta. Non ti è bastato girare coi fari spenti? Devi pure prendere a sberle un tizio per strada? L' hai detto tu, è stato solo un po scortese, non ti ha fatto male cio che ha detto. Ma te la devi prendere con qualcuno, non ci stanno cazzi. E cerchiamolo un altro modo caro Lucio, compriamoci un sacco da prendere a pugni...Sfoghiamo la...Il bisogno c'è ed è forte, ma sappiamo che è ingiusto. Non l'avrai mica fatto davvero spero...Se poi però mi parli di chiudere gli occhi per fermare quella cosa di cui parlavamo prima, mi fai pensare che quelle mani le hai lasciate. E poi ti credo che nella mente sua non c'è. E fidati, non ci sarà mai.
Penso proprio che le chiamerò emozioni.
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