"Stasera esco/ho un anno di più... ". La speranza di molti uomini si basa su frasi di questo tipo, e non si sa se crederci o no, ma si sa che la speranza è l'ultima a morire. Quella speranza di ritrovare la propria amata là, dove, volendolo oppure no, ti ha lasciato.
Si crede ingenuamente che il tempo non sia passato e che oggi sia come ieri, anzi oggi sia già domani. Capita a chi, dopo un impeto di franchezza ed umile onestà, capisce di non poter volare da solo. Tipico atteggiamento di chi il male lo ha provato sulla propria pelle e ne vuole uscire, d'improvviso, con un barlume di coraggio. L'attesa non è tanta, il viaggio è breve e allora già ci si ritrova davanti casa di lei, magari con un mazzo di fiori rosa in mano, come la prima volta. L'aria è profuma e volano fiori di pesco ma la primavera oltre che fuori è anche dentro l'animo. Nemmeno si suona. Neanche una serenata. Basta dire il vero: "voglio rivedere il cielo nei tuoi occhi, come una volta". La porta si apre. Le mani tornano a toccarsi e quando si riparte non ci si ferma più. Sono fredde e tremanti, o almeno, così sembrano. Si comincia a credere che tutto ciò che si prova sia contraccambiato senza problemi, come se nulla fosse mai successo. Quando ti accorgi del contrario è troppo tardi, avevi ripreso a crederci sul serio. Ti accorgi di essere il terzo incomodo. Una sagoma è apparsa dietro di lei e in un attimo ti accorgi che nulla è come ieri, ma anzi capisci che mentre cadevi e ti rialzavi di continuo c'è chi aveva cominciato una nuova vita. Arriva la vergogna, chiedi scusa, al massimo saluti e te ne vai...

Storie così succedono spesso, ma solo un uomo le ha sapute raccontare nel migliore dei modi...

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