LUCIO BATTISTI - "Il nostro caro angelo"
Ci sono dischi che ti rimangono dentro, per sempre, ci sono canzoni che si stampano nell'immaginario collettivo ed altre che sono speciali solo per te. Le canzoni di Battisti sono di tutti, ma quello che un album può significare per ogni singola persona è un qualcosa di unico, un concentrato di ricordi, emozioni e speranze.
"La collina dei ciliegi" è un altro di quei testi di Mogol dove il tema del volo è inteso come libertà di non sottostare alle regole e le convenzioni della società scritto per una melodia ariosa ed in continuo movimento, "Ma è un canto brasileiro" è la ribellione verso tutto ciò che ci viene imposto dai media con un ritmo rock alternato a momenti acustici dolcissimi, "La canzone della terra" è primitiva nel suo ritmo tribale e scarno tanto quanto il sudore e la fatica del protagonista, "Il nostro caro angelo" è l'apice del disco, una canzone di una bellezza immane, una melodia circolare con un testo "difficile" composto da immagini surreali, se ci fosse un tatuaggio dell'anima, avrebbe il suo nome...
"Le allettanti promesse" sembra sbarazzina all'inizio poi ti colpisce in profondità per le parole di Mogol che si scaglia contro la mentalità piccolina di provincia e Battisti riveste le sue parole con una melodia frizzante immergendosi (come sempre) nel testo completamente, "Io gli ho detto no" è una canzone d'amore dove il piano elettrico è il protagonista di note fluide e malinconiche, è la giusta pausa per rilassarsi dopo le prime 5 canzoni "impegnate", "Prendi fra le mani la testa" è una canzone del '67 che Battisti e Mogol scrissero per Riki Maiocchi, la versione qui proposta ha un giro di basso di quelli che non si scordano, è un brano tranquillo, un funk lento che precede la splendida "Questo inferno rosa", quasi 7 minuti di poesia in musica... chi nei primi anni 70 poteva solamente immaginarsi di comporre un pezzo cosi'?
E' il coronamento di un album che magari non rimarrà nella memoria collettiva ma per chi come me lo ha vissuto ed ancora ne subisce il fascino è un piccolo tesoro da custodire gelosamente.
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