"Cambio", uscito nel 1990, è stata una delle prime musicassette che ho ascoltato in vita mia. Qui sotto potete trovare la recensione dell'album.
LATO A
Da piccolo ero attratto dal suono simile al flautino con cui inizia "Attenti al lupo", primo brano dell'album, innocua filastrocca scritta da Ron.
"Attenti al lupo", canzone che ha trascinato al successo commerciale l'album "Cambio", è un brano orecchiabilissimo, tuttavia a mio parere non vale la pena soffermarsi troppo a lungo su questo brano che tutti conoscono e che molto probabilmente ha oscurato altre canzoni (per me più belle)di questo album.
Col tempo, infatti, ho imparato ad apprezzare meglio altre canzoni, come la successiva "2009 (Le cicale e le stelle)", pezzo in cui Dalla canta di un mondo senza amore, freddo, indifferente, calcolatore, un mondo in cui ci si abbandona solo ai calcoli perfetti, al football e alla noia degli oggetti . In questo scenario preoccupante e privo di fantasia, l'unica soluzione è guardare le cicale e le stelle e rimpiangere le lenzuola scompigliate, i silenzi telefonici e le promesse bisbigliate. Il 2009 che Dalla immagina è un 2009 dove la comunicazione è divenuta ormai impossibile: non si è più capaci di esprimere, di comunicare e di ascoltare i sentimenti e le emozioni.
Quasi a insistere sul tema della comunicazione e sul tema dell'amore segue "E l'amore", simpatico gramelot interrotto solo dal ritornello omonimo e accompagnato dalla voce del cantautore che brontola frasi come Dovevi dirmelo prima! o Non ne posso più!.
Chiude il lato A della mia musicassetta una perla della produzione discografica dalliana, "Le Rondini". Qui Dalla desidera, anzi SOGNA di essere una rondine, che si libra leggera nel vento ed è completamente libera e allo stesso tempo si domanda dove è che si prende l'amore e dov'è che si dà.
LATO B
Il lato B si apre invece con un'altra canzone che io considero una delle migliori del Dalla degli ultimi 20 anni, ossia "Apriti Cuore", invito a non lasciarsi sedurre dal potere e dal denaro e ad aprire il cuore ai sentimenti senza avere paura, scrollandosi di dosso il cinismo e l'indifferenza.
"Denis" è invece un brano particolare: racconta la storia di Denis, ragazzo che si scatena in una discoteca ed è in cerca di una ragazza con cui stare bene insieme. A mio avviso è una delle canzoni peggio riuscite dell'album, anche per il tentativo di cimentarsi nel linguaggio, nello slang, dei giovani bolognesi, con espressioni come mi scende la catena che stonano nel contesto di questo album.
"Bella" è un brano amaro di amore per una donna pallida, languida, stanca. Canzone bella, ma triste e, se non la si ascolta con l'animo giusto, può anche risultare monotona. Monotonia che muore col ritmo vivace di "Tempo", considerazione sul fluire inevitabile del tempo sulle nostre vite (da fonti trovate su Internet, non mi ricordo dove, pare che il ragazzo al centro della copertina sia Lucio Dalla da giovane, quando era ancora glabro!!!)
In chiusura, "Comunista", ripresa e lievemente modificata dal progetto di una canzone scritta da Roberto Roversi e che in origine si doveva chiamare "Ho cambiato la faccia di un dio". "Comunista", basata su una piacevolissima melodia, è una grande canzone di amore per l'uomo, per l'uomo che vuole lottare e che vuole vivere.
CONCLUSIONI:
"Cambio" non è un album eccezionale, è bello. È un album pervaso dai concetti di solitudine, di amore e di comunicazione ed è sicuramente molto meglio di alcuni recenti album di Dalla che io vivamente sconsiglio come "Ciao" o "Luna Matana".
P.S. : Non so che voto dargli? sono indeciso tra 3 o 4 stelle?
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