Partiamo col dire che, nonostante i numerosi difetti, "Sette note in nero" è considerato da molti il giallo più riuscito del regista. E io proprio non me la sento di dissentire.

Sinossi: Virginia, una donna da sempre dotata di chiaroveggenza (o "sensibilità esasperata" a dirla come il suo amico parapsicologo) rinviene, guidata dalle sue visioni, un cadavere murato in una delle proprietà di suo marito...

Il film si apre con un effettaccio trash (il caro manichino, probabilmente conservato dai tempi di "Non si sevizia un paperino" e di nuovo pronto all'uso). La piccola Virginia, anche se a km di distanza, "vede" il suicidio della madre, grazie alle sue doti paranormali.

Anni dopo, Virginia è una donna adulta, sposata con il ricco Francesco Ducci, ma le visioni non la abbandonano: in macchina ha un malore, accompagnato dalla visione dettagliata di un appartamento e una donna murata viva all'interno di una delle pareti. Il tutto, completato dalla musica di quello che sembrerebbe un carillon.

Recatasi in una delle proprietà del marito allo scopo di restaurarla, Virginia riconosce il luogo della sua visione in una delle stanze. Di cui prenderà a picconate la parete, scoprendo effettivamente un cadavere murato anni e anni prima.

Lucio Fulci misura attentamente l'elemento splatter, che accompagna, senza tuttavia prevaricarlo, quello onirico e sovrannaturale. La struttura è lineare: passo dopo passo ricomponiamo insieme alla protagonista i tasselli del puzzle, talvolta sbagliando, talvolta affidandoci all'intuizione. Non tutto è quello che sembra, lo scoprirà anche Virginia a sue spese.

Senza spoilerare, il maggior difetto della pellicola è proprio lo "spiegone" a pochi minuti dal finale (suvvia, Lucio, potevi darci un po' di fiducia e lasciarci intuire il tutto). Eppure il film ti incolla addosso una tensione sottile e strisciante di cui non ti accorgi immediatamente (ben diversa dalla sensazione che provoca, ad esempio, il più violento e morboso "New York Ripper"). I suoni strozzati, le musiche e gli occhioni spalancati di Virginia (la bellissima Jennifer O Neill) fanno il resto.

Carico i commenti...  con calma