"Una Mattina" è una raccolta di studi per pianoforte di Ludovico Einaudi. Basta questa descrizione? Penso proprio di no? La sola espressione "studi" può avere molte sfaccettature: studi ideologici, d'avanguardia, basati su una idea musicale maturata? Oppure studi emotivi, i cui strumenti utilizzati possono essere solamente esperienze di vita reale basati sul binario Gioia & Dolore. Quest'ultima concezione è quella utilizzata per "Una Mattina". Essendo d'accordo con molti critici, devo dire che l'album in questione non è il migliore di Einaudi, ma è forse quello più vero, quello che in un giorno di pioggia può farti sgorgare lacrime e in uno di sole può farti sorridere malinconicamente. Attraverso brani come "Ora", "Nuvole Bianche", "Nuvole Nere", "Resta Con Me", il pianista riesce a trasmettere perfettamente le sue sensazioni meglio che con qualunque altra forma d'arte. Il trionfo dell'emotività musicale.

Accompagnato dal magico pianto di un violoncello in tre brani, il piano di Einaudi vibra e cerca di raccontare una storia: di quest'ultima si possono chiaramente percepire sensazioni, luoghi, odori, quasi come "ascoltare un'album di fotografie"? Amore, gioia improvvisa, disperazione, libertà? Cercate la vostra sensazione.

"Una Mattina" è una goccia in mezzo al mare rispetto alla musica classica in circolazione, e vi sono presenti anche diversi difetti. Ma resta comunque un disco dalla grande potenza emotiva. Disco per poeti, per sognatori, per innamorati, per disperati, per incazzati, colonna sonora perfetta per qualunque esigenza morale, musica da film. Perciò il mio consiglio è il seguente: abbandonatevi, una volta tanto, alla melodia? Non fatevi pretese intellettualoidi, (molto presenti in questo sito) sedetevi, rilassatevi, chiudete gli occhi e lasciate che sia la musica a fare il resto, a farvi arrabbiare, sorridere, piangere.

Carico i commenti...  con calma