Titolo strano. Dean Wareham, uno dei miei eroi di sempre, talmente eroe che quando lo vidi qui dal vivo un anno fa, in un localino di fronte a 50 persone, non trovai neanche il coraggio di parlargli, mentre lui andava al bar a farsi pagare la serata. Mi vergognavo di essere stato quello che aveva chiesto che suonassero la cover di "Ceremony" dei Joy Division. You should never talk to your heroes, dicono. Lo avrà visto nell’insegna di una pizzeria. il nome. Era la mente dei Galaxie 500 che pubblicarono solo tre dischi , “Today”, “On Fire” e “This Is Our Music” (cito a memoria, vai!), tre dischi capolavoro che ho ascoltato di seguito un milione di volte, con rime tipo “staring at the wall, waiting for your call…”, per poi sciogliersi, giustamente al culmine della loro perfetta parabola. Di seguito uscì solo il “Live in Copenhagen”postumo che ho, ma che non so neppure dove è rimasto. Rubato? E da chi?. Col seguito, coi Luna, giusto per rimanere in tema di spazio (anche se la Galaxie 500 era una Ford) ha già fatto uscire un bel po’di dischi, un poco come Frank Black dopo i Pixies e come Frank Black non ha mai più raggiunto quella prima perfezione. In ogni disco però al contrario di Frank Black, riesce a tirare fuori la canzone pop perfetta; sul precedente ”The Days Of Our Nights” era stata “Superfreaky Memories”, su “Pup Tent” era stata “Bobby Peru” (dal personaggio interpretato da Willem Dafoe in “Wild At Heart” di Lynch) e su Penthouse e Bewitched …hmm… non ricordo. Qui la canzone di apertura “Lovedust” è grandissima, al primo ascolto non riuscivo ad ascoltarla fino alla fine; dopo trenta secondi incredulo mandavo indietro il cd per riascoltarmi quei feedback lontani e chitarre suonate col pedale del volume (effetto archi) che ti prendono la spina dorsale per poi cedere al chorus “a million, a billion a trillion…stars” che detto così sembra stupido, detto da lui con la voce bassa è perfetto. Il resto è piú che a posto, forse meglio dei precedenti, ma che importa: questo e un amico a cui devo tanto e gli comprerò ogni disco che uscirà finchè vivo, così. Just so. Bella anche “Black Champagne” : “I wonder how things became so strained, the battle brings new life, train the disco lights on me” E "Dizzy" che sembra una parafrasi-rilettura con testo modificato di "Jump" dei Van Halen o almeno così sembra a me: Fatemi sapere. Se non sono anch'io "surrounded by demons-it's fantastic".

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