Non avevo nemmeno 13 anni quando delle amiche dall'alto dei loro 16 anni mi facevano cassettine miste onde istruirmi sui capisaldi del punk. Natale '00, lato A, l'ultima canzone è Lunachicks - Yeah che poi è la canzone di apertura dell'album "Pretty Ugly".

Sarebbe prima il caso di fare un accenno alla copertina, una testa di barbie emaciata, elemento sempre presente nelle camere da letto delle riot grrrls. Siamo negli anni '90 inoltrati ma questo album è foxcore allo stato puro. Roba ben suonata, ben ritmata, i cui testi sanno essere giocosi (come in "Mr. Lady": "When I was a little boy, Malibu Barbie was my favorite toy"). Quasi sempre.

Cosa c'è dietro le Lunachicks (e più in generale dietro tutti i gruppi foxcore, anche quelli attuali)? Perchè quel look kitsch fatto da tatuaggi, trucco pesantissimo, vestiti al limite dell'assurdo? La risposta la trovate nella traccia #7 "What's Left", che a metà album sbaraglia completamente l'ascoltatore. "What's Left" è diversa, più lenta, più triste. Emerge la figura di una nonna che si prende cura di tutti, emblema della donna, dotata di una forza sovrumana tale da far sentire debole il suo uomo ma comunque costretta a vivere entro schemi fallocentrici; è una canzone che segna un peculiare punto di continuità fra il femminismo radicale di luce irigaray e il movimento delle riot grrrls.

Si badi bene, questo non rappresenta un ipotetico turning point dell'album, è piuttosto un unicum, l'anima più segreta che conferisce all'onnipresente ironia delle altre canzoni una dignità: la consapevolezza di una condizione in cui si è costrette in quanto donne. Consapevolezza che si tramuta in rabbia, e conseguentemente in una ribellione come via d'uscita. E l'exodos per Theo, Gina, "Squid", Sindi e Chip sono state le Lunachicks, con l'immagine che hanno dato come gruppo ed il loro sound solare che sembra voler consolare e dare coraggio a qualsiasi ragazza che voglia ascoltare.

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