Essere figli d'arte, si sa, è una situazione impegnativa. Situazione che diventa quasi ingombrante se si porta un cognome quale "De André" e se si è figli del celeberrimo Fabrizio. Naturalmente nessuno si aspetta un'erede del calibro del predecessore, fatto sta che in ogni caso non è facile esordire con tale (cog)nome.
C'è da dire poi che nella creazione di quest'album si assiste al connubio artistico (oltre che affettivo, per dovere di gossip) di due figli d'arte: la nostra Luvi, infatti, è compagna nella vita di tal Claudio Fossati, figlio del celeberrimo Ivano ed autore della maggior parte dei testi dell'album. Sì, perché bisogna sottolineare il fatto che Luvi De André è "semplicemente" interprete, in questo caso, di ballate rock di buona fattura musicale e dalle tinte elettriche con testi interessanti e quantomeno diversi dalle solite sviolinate amorose. Interprete anche dotata di una bella voce, potente e allo stesso tempo pulita, come poche nella musica leggera italiana.
Ascoltando il cd, ci si imbatte subito nel primo singolo estratto: "Oggi domani"; usato come pezzo di lancio dell'album, si tratta forse dell'episodio più energico dal punto di vista musicale, con un testo auto-accusatorio ("io sono un uomo che si nasconde"), motivo che ritorna spesso anche in altri brani, come nell'ottima title track "Io non sono innocente". Degno di essere menzionato anche il secondo singolo estratto "Lentamente".
Le tracce seguenti sono belle ballate pop-rock, con qualche chitarra elettrica che talvolta si affaccia e con dei testi, non propriamente innovativi, ma sempre ben scritti. E forse sono proprio i testi a mantenere accettabile il livello del cd, che musicalmente soffre di una certa ripetitività. I pezzi spesso si assomigliano anche se la qualità rimane sempre buona. L'album è pervaso da un'atmosfera malinconica molto intensa che a volte diventa rabbia mentre altre volte cede il passo alla rassegnazione.
Insomma un ascolto (o forse anche più di uno) lo si può concedere all'esordiente figlia d'arte, magari quando si ha voglia di pensare ma anche di cantare…
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