Mai titolo fu più riuscito... "Cold" rappresenta il ghiaccio, l'immobiltà dei paesaggi polari, le atmosfere congelate. È difficile descrivere a parole la musica (Dark-Ambient?) e i suoni di questo disco così particolare, rarefatto. L'album sfugge su tempi lenti, soporiferi, garantiti da una drum-machine programmata in maniera magistralmente glaciale. Il resto del suono si basa su intrecci di synth con una chitarra distorta ma delicata, fredda e avvolgente. Completano il quadro onirico le voci mistiche e profonde di Tara Vanflower e Mike VanPortfleet. Tra le nove tracce di questo omogeneo lavoro spicca "Bare", che suscita sensazioni così strane, aliene. Vi trasporterà... altrove...
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