I Lynyrd Skynyrd? Ah sì! Quelli che hanno scritto "Sweet Home Alabama"!...

Errato! I Lynyrd Skynyrd hanno sì scritto "Sweet home Alabama", ma "Sweet Home Alabama" è un pezzo buono nel repertorio di un gruppo che è riuscito a fare molto meglio; ma si sa, va così... nemmeno l'assolo fenomenale di "Freebird" o il blues di "Honky Tonky Night Time Man" riescono a competere con il motivetto orecchiabile della canzone precedentemente citata (o con quella specie di cover che ne ha fatto Kid Rock). Detto questo...

...i Lynyrd Skynyrd sono un gruppo che acquista fama nel 1973, con l'album "Pronunced Leh-Nerd Skin-Nerd" contenente fra altre ottime canzoni il capolavoro già citato "Freebird" che li porta in cima alle classifiche. A questo segue "Second Helping" con cui arrivano all'apice grazie al "superclassico" "Sweet Home Alabama" (ma ne abbiamo già parlato abbastanza...). Poi arrivano due album buoni ma non al livello dei precedenti: "Gimme Back My Bullets" e (a volte dimenticato) "Nuthin Fancy". Ma nel 1978 tornano ai livelli (e più) dei primi album e sfornano questo splendido "Street Survivors". Il cantante non riuscirà però a vedere i riscontri di questa sua opera a causa del terribile incidente aereo che mise in ginocchio i Lynyrd e che pose fine alla loro prima parte di storia. E fu quindi con questo album finì l'epoca d'oro del gruppo statunitense.

Il disco contiene otto traccie, tutte caratterizzate da una diversa composizione ma anche da quella stile Southern inconfondibile di cui i Lynyrd avevano il possesso. Trascurando la celebrata (anche troppo) "What's your Name", la più orecchiabile, arriviamo al capolavoro dell'album: "That Smell" è un pezzo di classe, che colpisce subito, da quell'assolo iniziale così cattivo e fulminante, ma anche per il ritornello ottimo da cantare e per l'assolo a due chitarre del finale. Splendide anche "I Know a Little", con il suo blues veloce e deciso e con un assolo di pianoforte superbo, "You Got That Right", grazie a una splendida chitarra slide e alla capacità del gruppo di creare canzone fluide e d'impatto, e "I Never Dreamed", espressione della classe e della capacità espressiva della band. Infine altro pezzo notevole è "Honky Tonk Night Time Man", dallo stile quasi country, ma veramente ottimo. Spiccano Collins e Rossington (chitarre), che a differenza del passato dimostrano una tecnica elevata, ma che riescono sempre a mettere quel feeling e quella misura negli assoli che li rende sempre piacevoli e espressivi, e Powell, che (accompagnamento o meno) riesce sempre a perfezionare e completare le canzoni con il suo modo gioioso di suonare il pianoforte.

Ultimo disco dei Lynyrd Skynyrd come intesi alla nascità, ma anche il loro disco migliore, che, come già detto, li porto all'apice prima della fine.

Qualcuno ha detto che i più grandi se ne vanno sempre prima... avremmo voluto Van Zant e Co. come l'eccezzione che conferma la regola, ma purtroppo non fu così, anche se la morte prematura gli garanti un posto nella leggenda.

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