Se M.Night Shyamalan si fosse fermato al Sesto Senso sarebbe stato meglio. Dopo questo è stata una continua regressione. Aveva leggermente rialzato la testa in The Visit e Split, che ora sembrano le ultime gesta di un moribondo. In Glass è farneticante, logorroico, assurdo, noioso e pure insolitamente incapace di sopperire ai soliti problemi di una discutibile sceneggiatura con la buona tecnica registica che gli era stata riconosciuta. Questo film, quando sembra giungere ad un punto conclusivo (con sollievo dello sbadigliante spettatore) continua a resuscitare fino ad un epilogo tragicomico attuale come un discorso di Di Maio: basta crederci veramente e chiunque può trasformarsi in supereroe e sconfiggere i poteri forti. Presuntuoso.
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