"Durante la registrazione del disco ascoltavamo Elmore James e Billie Holiday e provavamo ad immaginare come avessero fatto ad ottenere certi suoni".

 M. Ward (abbreviazione di Matt Ward) è un cantautore americano (californiano trapiantato a Portland, Oregon) attivo da ben nove anni.

 Questo "Post-War", uscito nel 2006, è il suo quinto (e per ora ultimo) lavoro in studio, successore del bel "Transistor Radio" del 2005.

La proposta musicale di Ward, come precisato dallo stesso Matt (che ha definito questo disco come "il mio primo band record"), consiste in un ammaliante indie folk impreziosito da piacevoli e azzeccate venature rock.

 Parlando di Ward, si fanno spesso nomi altisonanti come Neil Young e Devendra Banhart, soprattutto per le sue indubbie capacità vocali ed suo modo leggiadro e delicato di suonare la chitarra. Lui, dal canto suo, cita Roy Orbison (con la sua "In Dreams") come fonte d'ispirazione per la bella "Today's Undertaking", posta quasi in chiusura d'opera.

Il disco inizia con due gemme: "Poison Cup" ("If love is a poison cup/Then drink it up") è costruita su un ammaliante crescendo di archi, mentre "To Go Home" è una fantastica cover di Daniel Johnston, resa più "corposa" da piano e percussioni. Da segnalare, in quest'ultimo pezzo, il duetto con la cantautrice americana Neko Case.

Proseguendo nell'opera, ci si può imbattere in schegge impazzite di folk rock come "Right In The Head" (che potrebbe essere benissimo un pezzo dei Coral) o in forti richiami al miglior alt-country ("Chinese Translation", che vede la partecipazione di Jim James dei bravi My Morning Jacket). Spiccano pure una ballatona polverosa e malinconica  come la title-track ed il rock puro e semplice dello strumentale "Neptune's Net".

 "Post-War" è un disco completo, ispirato e piacevole, che ci presenta un M. Ward in forma come non mai.

 Sicuramente il suo migliore (e più compiuto) lavoro.

 Tracce chiave: Poison Cup, To Go Home, Post-War, Chinese Translation

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