Mack Reynolds è stato autore letterario molto prolifico e impegnato in diversi generi e con diversi pseudonimi. Lavorò per la IBM e prestò servizio nell'esercito degli Stati Uniti d'America durante la seconda guerra mondiale. Socialista, dedicatosi intanto a tempo pieno alla scrittura, fu iscritto al partito e dopo la guerra intraprese un viaggio con la moglie in Europa che durò più di dieci anni. Quando tornò aveva revisionato il suo pensiero allontanandosi da forme dogmatiche più tradizionali e ispirandosi a una visione di compromesso ideologica prossima alla socialdemocrazia. Questo comportò la sua espulsione dal partito, ma chiaramente non fermò il suo interesse speculativo nei confronti della politica e la società e le sue strutture e non rallentò affatto la sua attività letteraria nella quale spesso racconta storie in cui combina l'elemento fantascientifico con considerazioni sullo stato della società ripresi dal suo contesto storico.

Il tema viene strettamente sviluppato nel confronto tra i due massimi sistemi degli anni sessanta, quello sovietico e quello capitalistico, in questo romanzo del 1968 intitolato "The Rival Rigelians" e pubblicato in Italia col titolo "Genoa - Texcoco: zero a zero". Ma il calcio al di là delle apparenze non c'entra niente. A parte che per il richiamo su di una bellissima illustrazione di copertina di Karel Thole per la pubblicazione nella collana "Millemondi".

Siamo in un futuro remoto. La Terra ha appianato tutte le sue problematiche interne e nel frattempo avviato un programma di colonizzazione colonizzazione dello spazio che non potendo seguire con attenzione, si è sviluppato creando piccole colonie formato da un centinaio di uomini lasciati al proprio destino per mille anni. Adesso questo tempo e trascorso e sebbene l'uomo sia sopravvissuto adattandosi all'ambiente, questo ha dovuto ricominciare da zero perdendo ogni conoscenza. La missione capitanata da Amschel Mayer e Leonid Plekhanov, composta da 18 elementi, ha lo scopo di raggiungere due di questi pianeti nel sistema di Rigel e di portare in 50 anni le rispettive popolazioni a un livello di civiltà tale da permetterne l'ammissione nel Commonwealth Galattico. La popolazione sui due pianeti si è sviluppata in maniera diversa: "Genoa" è un mondo in cui la civiltà più progredita è paragonabile a quella delle città italiane del periodo feudale; quella su "Texcoco" è paragonabile a quella azteca al momento della conquista spagnola.

Il gruppo, deputato a operare in maniera univoca, decide invece su basi ideologiche e quasi come sfida di dividersi in due parti. Su Texcoco si punterà alla conquista dell'intero pianeta, ricervando il consenso con la forza delle armi e allo scopo di instaurare poi un sistema sociale paritario basato sulle comuni; su Genoa si decide di optare per il libero mercato. In entrambe le situazioni emergeranno inevitabili le contraddizioni dei due sistemi assunti in maniera dogmatica e portati alle loro più estreme conseguenze. Ma il romanzo è oltre che pieno di spunti e riferimenti storici, anche una ricostruzione dei sistemi di politica colonialismo nello stile delle opere letterarie di fantascienza di Mike Resnick. Forse meno crudo e accorto, ma ugualmente brillante e sicuramente consigliato.

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