Ieri, per puro divertimento, ho passato un paio d'ore a revisionare la mia discoteca personale, in cerca di qualcosa di dimenticato e di valore. Mi passarono davanti i dischi delle elementari, medie e i più recenti, ascoltati una o due volte. Tra album che mi vergogno di avere ("Elephunk" dei Black Eyed Peas, album di bruttezza epocale, ricevuto in regalo da un cugino... vabbè conta il pensiero), nostalgici (le spice... come dimenticare quando le amavo alla follia?) e i più recenti (Bjork, Radiohead, Aphex Twin, Autechre, Pj Harvey, Tori Amos, Sugarcubes, Sigur Ròs... ovvero i miei attuali amori), ho trovato i miei cd di Madonna che ho, crudelmente dimenticato sotto un chilo di polvere: alle medie, prima che arrivasse il mio amore per Bjork, ero follemente innamorato di lei.
Tra "Like A Prayer", "Erotica" e il bellissimo "Ray Of Light" (che ascolto ancora regolarmente), ho provato piacere riscoprendo "Bedtime Stories", un album sottovalutato da critica e pubblico, che invece rispecchia grande personalità. Se "Erotica" era un disco all'avanguardia, freddo e febbrile, che puntava su suoni languidi e suadenti, "Bedtime Stories" è esattamente il contrario: caldo e avvolgente, di puro piacere pop. Canzoni orecchiabilissime ed essenziali, mai di lunghissima durata (come erano i pezzi del seppur bello "Erotica"), che mettono il buonumore: basta, infatti, l'incipit "Survival" per sorridere: Veronica Ciccone ti improvvisa ritmi di caldo soul e ci canticchia sopra con vocina a metà tra l'infantilismo e la sessualità, un brano di pop colorato, che rimane in testa anche solo dopo il primo ascolto. L'album, poi, è un caleidoscopio di pezzi più o meno riusciti, ma senza i quali l'album non avrebbe raggiunto la sua completezza: ad accompagnare pezzi melensi e pressocchè inutili ("Forbidden Love"- strano che Madonna utilizzi lo stesso titolo per una canzone completamente diversa di "Confessions On A Dancefloor" e la sopravvalutata "Take A Bow"), ci sono anche pezzi pseudo-trip hop davvero emozionanti e spesso di rara bellezza (splendida "Inside Of Me", che nonostante il testo piuttosto banale, si rivela un ottima ballata dal sapore trip hop, "I'd Rather Be Your Lover", grande pezzo di influenza elettronica, "Bedtime Story" è invece avanguardia pura, un pezzo scritto da niente popo di meno che da Bjork, che è forse il migliore dell'album proprio per il suo sperimentalismo).
Spuntano anche la divertente "Human Nature", pezzo simil-dance in cui Madonna sfodera la sua ironia in un pezzo che se la prende con coloro che non avevano apprezzato la svolta hot di "Erotica", buona anche "Secret", ballata dal cuore d'oro, in cui su una chitarra acustica e su un ritmo soul, Madonna riesce ad impressionare con una qualità vocale davvero ottima e soprattutto "Love Tried To Welcome Me", pezzo che ovviamente è influenzato dai beats più moderni dei tempi: il trip hop, la house e l'elettronica gentile con accompagnamento jazz-soul.
In conclusione, un ottimo album, assolutamente da riscoprire e non da pregiudicare, la cui pecora nera, ovvero il pezzo che si rivela una catastrofe è solo "Don't Stop", un obrobrio di canzone in termini di testo e sound, che fa calare di una stella debaseriana un album che è comunque piacevole da ascoltare.
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