Il lusso di sprecare due parole due sull'ultimo lavoro di Madonna me le concedete?
Bene... la nostra tuttofare Ciccone stanca di essere trombata al cinema e stanca di fare jogging al Central Park coi figli appresso, pensa che ti ripensa (e il tempo certo non le manca) ha avuto 'sta genialata e si è detta: "nell'82 son partita con la Disco Dance e mi è andata di culo sfondando e facendo il botto... stai a vedere che, se tanto mi da tanto...". L'uovo di colombo no? Armata di un esercito di dollaroni e con la possibilità di produrre e prendere IL MEGLIO della piazza discografica, musicale, DJ etc. Madonna ha clonato se stessa e ci ha dato un album ALLA Madonna (che non è esattamente DELLA Madonna...) usando tutte le furberie, le abilità e quel senso trendaiolo che da sempre accompagna l'operato di Madonna e il suo entourage.
Si sprecano i complimenti alla manager-Madonna, al suo spiccato senso di anticipare i tempi, le mode, contando pure SU UN APPARATO MEDIATICO DELLA MADONNA (questo ci stà...) che da solo vale quanto un'azienda media/grande italiana tra P. R., stilisti, designer, marketing manager, agenzie pubblicitarie, Brooker finanziari, consulenti, cuochi, personal trainer e mille di questi cazzi che ruotano e vivono attorno a lei.
Si parte da "Hung Up" danzereccio e godibile quel tanto per far muovere il culo ai 40enni di oggi che negli anni 80 morivano di pippe per lei (col campionamento degli Abba che ormai lo sanno pure Tonino e Romolo, i macellai sotto casa mia...). Si passa a "Get Togheter" e dici, okay... caruccia, danzereccia e anni '70/80, niente di chè ma ci può stare. È la volta di "Sorry" e dici okay... caruccia, danzereccia e anni '70/80, niente di chè ma ci può stare. Arriva "Future Lovers" con intro alla Moroder (ve lo ricordate?) poi dici okay... caruccia, danzereccia e anni '80, piacevole con quel retro gusto dei bei sapori andati... andiamo avanti. Arriva "I Love New York" e sembra di essere lì, a ballare sempre nello Studio 54 e sempre negli anni '80. "Let It Will Be" si torna alle sonorità anni 80 con il 4/4 elettronico a scandire canzoni trite e ritrite ma, improvvisamente, chissà com'è, in mano a Madonna, sembrano fresche e sgarzuline come una rosa, con tutti a decantare "AL MIRACOLO". Con "Forbidden Love" torna pure il Vocoder, stra-abusato da Mike Olfield, Donna Summer e compagnia bella e dici okay.... caruccia, danzereccia e anni '80, niente di chè ma ci può stare. Poi arriva "Jump" e di colpo ti rendi conto CHE 25 ANNI SONO PASSATI PER NIENTE. Madonna è sempre uguale a se stessa, canta Alla Madonna, suona Alla Madonna, insomma, la rieterazione del già sentito in un loop temporale senza soluzione di continuità... il genio è tornato per dirci cosa? Qual'è il nuovo verbo? Quali sono i neo-dictat da seguire? Niente: ritorno al passato (miinchia, che novita?!?). "How High" è un tuffo piacevole e carino nella disco-dance anni '80 che non sa di carne ne di pesce. Ed ecco "Hisaac" che parte con un canto tribale da world-music e per un attimo le mie orecchie si aguzzano. Ma dura qualche secondo, finalmente si torna al tanto caro 4/4 con un pezzo squisitamente anni '80. Ecco adesso tocca a "Push" e, al di là che il brano presenta qualche piacevole variazione d'opera (una strizzata d'occhio a B. Spears e all'Hip Hop più recente) effettivamente verrebbe voglia di "premere" appunto il tasto eject. Ma paziento ancora qualche minuto. Finiamo con "Like It Or Not" un pezzo che sembra un'incrocio tra l'ultima sexy Goldfrapp, i Garbage più elettronici, i Faithless e via con almeno un'altra dozzina di riferimenti.
Sono spossato e francamente non riesco a capacitarmi di tanto successo (o meglio, me ne capacito giustificando il tutto con il grande potere che ha questa donna di suggerire tendenze, imporre sonorità e stili che ci porteremo avanti per anni.... e su questo non si discute) ma il discorso è che dalla musica (occhio, HO DETTO MUSICA non dal personaggio, dai videoclip etc. che io mi aspetto di più e altro e un disco così, francamente, non lo comprerei mai per nulla al mondo salvo di straforo dal marocchino di turno tanto per "sentire" cos'altro si è inventata questa. Così come ho fatto (e chiedo venia). Per gli amanti della vera dance floor probabilmente un disco da inserire nella collezione privata, per tutti gli altri compreso me, preferisco passare un'ora a leggere un libro, andare al cinema o prendersi un DVD da Blockbuster. O magari ascoltarsi musica meno cazzara e modaiola.
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