L’anticlassicismo di Confessions On A Dancefloor

- Contesto generale.

Siamo nei primi anni duemila e il panorama musicale pop subisce quello che io chiamo un fenomeno di semina e raccolta : in un preciso periodo storico esordisce un notevole numero di artisti portando dei cambiamenti nello scenario musicale e, spesso, gli artisti già presenti fanno fatica a superare questo processo e vengono raccolti ossia “smettono di vendere”. In questo specifico caso i nuovi artisti sono: Britney spears, Christina Aguilera, Beyoncè, Jennifer lopez, Justin Timberlake, Nelly furtado, Gwen Stefani, Timbaland e Pharrel (per citare i più conosciuti). Mentre quelli di raccolta sono: Mariah Carey, Whitney Houston, Michael Jackson, Madonna, Prince, Lauryn Hill, Bjork etc…

- “American Life” e il declino.

Parlando di Madonna: lei non solo è stata vittima di questo fenomeno ma si è anche data la zappa sui piedi. Siamo nel 2003 e Bush Junior è appena stato eletto presidente degli Stati Uniti, e ciò porta le conseguenze che tutti noi conosciamo: guerre in medio oriente; e lo shock per la caduta delle torri gemelle è ancora molto fresco nella memoria degli Americani. Madonna in questo preciso momento storico sceglie di proporre al pubblico un album che si pone come obiettivo quello di criticare lo stile di vita Americano: “American Life”. L’album viene accolto in modo tutt’altro che positivo: diventa ben presto il meno venduto della sua intera discografia e da tutti viene considerata lo zimbello Americano. Madonna dopo l’uscita di questo album subisce un vero e proprio bullismo mediatico, e ciò su cui veniva principalmente presa in giro era la sua età. E’ vittima di quello che si chiama “ageism” . Sintetizzando la narrativa delle parodie e delle critiche rivolte nei suoi confronti: “sei vecchia e accettalo, smettila di fare musica, smettila di farti vedere e di crederci”.

- L’anticlassicismo di “Confessions on a dancefloor”

Siamo nel 2005 e Madonna pubblica l’album: “Confessions On A Dancefloor”. Madonna sceglie di bagnare le sue canzoni con uno strato di leggerezza caratteristico del genere musicale “dance pop”. Se, da una parte, la musica segue la leggerezza che le prerogative del genere esigono, ciò non può essere detto per i testi e per i messaggi che vengono trasmessi. Le prerogative di un testo appartenente a questo genere musicale sono la leggerezza, il parlare d’amore in modo frivolo e, infine, il non far concentrare l’ascoltatore su ciò che viene detto, bensì ’aiutarlo a liberarsi da ogni pensiero. Madonna decide di compiere una scelta anticlassica e che sovverte le aspettative dell’ascoltatore medio. I soggetti principali delle canzoni di questo album sono: ansia, rassegnazione, paura, senso di incertezza, di abbandono e una lieve ma amara critica al mondo della musica. Tutti questi soggetti vengono sviscerati sia attraverso le dodici tracce dell’album sia attraverso il tour attraverso un principio che potremmo paragonare a quello presente nella poesia Lucreziana: la medicina nel bicchiere è sempre presente ma è anche, in quasi tutti i casi, ricoperta o addolcita da uno strato di miele sul bordo per permettere che l’ascoltatore medio non si faccia troppe domande. Madonna, semplicemente, non si poteva permettere di presentare dei testi impegnati: si trova nella situazione che abbiamo descritto prima proprio a causa di testi impegnati, era fondamentale che i testi, per lo meno dei singoli, sembrassero disimpegnati.

-Let It Will Be

La canzone che non presenta alcuna traccia di miele sul bordo del bicchiere è la numero sei “Let It Will Be”. Comprendiamo subito che sia il brano più importante di tutti e che, quindi, funga da chiave di lettura per l’intero album grazie al fatto che è l’unico testo riportato nel booklet dell’ album e viene citato attraverso solo poche frasi che diventano di conseguenza iconiche per l’intero album. Queste frasi sono “sono al punto di non ritorno”, “ semplicemente guardami bruciare” e “tanto lo so che lascerai che accada”. Madonna ha fatto una selezione tra tutte le frasi che ha scritto ed ha scelto di mettere proprio queste in evidenza.

Analisi del testo:

Si nota subito che il testo è ripetitivo e diretto, e ciò, a mio avviso, riesce a esaltare in modo particolarmente efficace il sentimento che vuole essere comunicato: rassegnazione. Le frasi in cui notiamo questa rassegnazione sono: la ripetizione asfissiante di “lascia che accada”: Madonna si rivolge all’ascoltatore invitandolo a lasciare che sua caduta verso l’anonimato avvenga. “Sai che non durerà a lungo”: Madonna, confermando la parte precedente, asserisce di essere ormai agli sgoccioli della sua carriera. “Tutte quelle luci si spegneranno”, “sono al punto di non ritorno” e “semplicemente guardami bruciare”. Ci viene presentata una Madonna completamente rassegnata a quello che lei stessa identifica come inevitabile destino, ossia il suo non essere più rilevante e al tramonto della sua carriera. Questo è viene anche dedotto dalle frasi “ora posso parlarti del successo e della fama, di tutte le salite e le discese delle stelle nel cielo”, “ora posso parlarti del luogo a cui appartengo, sai che non durerà a molto, tutte quelle luci si spegneranno”. Degno di nota è anche il rapporto che viene instaurato con chi ascolta, vi è una sorta di riverenza nei confronti dell’ascoltatore: il destino della cantante viene messo nelle mani del pubblico esattamente come quello di un cristiano viene messo nelle mani di Dio; inoltre grazie alla domanda retorica “won’t you let it will be?” sembra quasi che la cantante si senta trascurata e dimenticata dai suoi ascoltatori, esattamente come un cristiano a volta può sentirsi abbandonato da Dio.

Analisi dell’esibizione:

E’ molto interessante anche come Madonna scelga di interpretare questo brano durante il “Confessions Tour” (tour a supporto del sopracitato album). In questa esibizione l’artista sceglie di esagerare ogni tipo di movenza, di muoversi per il palco in lungo e in largo sembrando quasi disposta a fare di tutto, anche a costo di farsi male, pur di attirare l’attenzione del pubblico, pur di attivarlo. Io credo che in questa esibizione lei compia un’autocritica: Madonna sta esattamente rappresentando quello che ha sempre fatto e che sta facendo anche in questo preciso momento: compiacere il pubblico, prostituirsi al pubblico, e lo vediamo nel fatto che cerchi in tutti i modi durante questa performance di non fermarsi mai e di fare tutte le movenze che le vengono in mente apparentemente in modo scoordinato.

-Hung Up

Analisi del testo:

In questo brano il miele Lucreziano è presente anche nel testo, in quanto più vago rispetto al precedente; tuttavia è certo che non parli d’amore: nella prima strofa della canzone Madonna cita una sua canzone del 1989 chiamata “Love Song” e il ritornello di questa canzone recita “this is not a love song!”. Il testo della citazione riportata da Madonna è il seguente: “Il tempo va troppo lento, il tempo va troppo lento, il tempo va troppo lento, non so cosa fare”. L’interpretazione della canzone che mi sembra più plausibile è che lei stia descrivendo come il pubblico e l’opinione pubblica la trattavano e percepivano in quel preciso periodo storico. Nel ritornello la cantante scrive: “ogni cosa che fai ogni cosa che dici io ti butto giù”. Madonna si sentiva considerata irrilevante, e inascoltata. È anche presente una certa ansia, che viene comunicata tramite una continua ossessione sul tempo che sfocia in un sentimento di frenetica fretta su cui tutto il testo si sviluppa. Ciò si riferisce all’estrema fretta a cui la società ci sottopone; e la fretta a cui viene sottoposta Madonna è quella data dall'invecchiamento: secondo l’opinione pubblica più Madonna invecchia, e quindi più tempo passa, più lei sarebbe stata irrilevante e presa in giro. Ci viene quindi descritto il bullismo impartito dalla società contro l’artista, e gli artisti in generale: l’ageism. Io trovo che in questa canzone sia presente un modo molto intelligente di porre una critica nei confronti della società senza che quest’ultima se ne accorga, o forse è semplicemente l’argomento della fretta sociale che mi appassiona.

-Sorry

Analisi del testo:

Questa canzone, secondo me, può essere collegata a un’altra canzone di Madonna: “Human Nature”; Canzone del 1994 tratta dall’album Bedtime Stories che riferendosi all’album precedente “Erotica” e al libro erotico dello stesso anno “Sex” si dichiarava “non pentita” delle sue azioni. Si sarebbe dovuta “pentire”, nella concezione pubblica dell’epoca, di aver assunto un’ immagine a tal punto provocatoria. E, di fatto, Madonna nel 1994 si scusa: sia nella scelta di un suono di produzione più commerciale e convenzionale, sia nel linguaggio che fa attenzione a essere quanto più contenuto possibile per tutto l’intero album.

Nella canzone “Sorry”, però, il pubblico non esige più delle scuse, tutt’altro: non vuole sentirne altre. In questa canzone Madonna fa la stessa operazione che ha compiuto nel brano precedente: trascrive esattamente ciò che lei credeva che l’opinione pubblica pensasse di lei. La canzone si apre su una frase che viene ripetuta per ben sei volte “ho già sentito tutto ciò prima”. Questa frase farebbe riferimento al pubblico che ha già sentito le “scuse” nel 1994 e non è più disposto a sentirle un’altra volta, non è più disposto a sentire Madonna cambiare stile un'ennesima volta per far dimenticare un flop precedente. (in questo caso il flop precedente è American Life)

Il ritornello recita “non voglio sentire, non voglio sapere, per favore non dire che ti dispiace” e poi continua con altre frasi significative “non ti spiegare, le parole lasciano il tempo che trovano, ci sono cose più importanti che sentirti parlare”. E’ chiaro il sentimento d’abbandono che traspare tra le righe scritte da Madonna; ed è anche chiara l’amarezza con cui lei descrive questa apatia da parte della società: l’immagine che ci viene fornita dal testo è una nitida foto di come i mass media si approcciano a lei, e, in completa complicità con “Hung Up” e “Let It Will Be” i sentimenti di Madonna non vengono esplicitamente scritti, ma vengono fatti intendere attraverso lo stile e la struttura del testo.


-Il “Confessions Tour” e i cavalli

Molto interessante è un aspetto del Confessions Tour: viene presa come immagine iconica quella del cavallo. I cavalli assumono una tale importanza che nella copertina del DVD del tour vi è Madonna vestita da fantino e numerose immagini di cavalli. L’esibizione che a mio avviso ci aiuta a comprendere meglio il significato allegorico del cavallo è quella di “Like a Virgin": Madonna, mentre canta la canzone tratta dal suo secondo album omonimo del 1984, balla su un cavallo meccanico e sui grandi schermi vengono proiettate immagini di cavalli che durante corse a ostacoli o gare si feriscono. Vengono anche mostrate delle lastre in cui si vedono le ossa del cavallo rotte. Il significato più plausibile è che la figura dei cavalli in gara, rappresenti la figura dell’artista nel mondo dello spettacolo: gli artisti in quanto carne da macello. Viene fatto da Madonna un parallelo tra il cavallo sfruttato che corre ( anche rischiando la vita) per far arricchire i propri proprietari attraverso le scommesse, che su di lui vengono fatte, e l’artista, anche lui carne da macello di un business concentrato solo sul profitto e che, spesso e volentieri, sacrifica la salute mentale o fisica del cantante.

- Conclusioni sulle confessioni sulla pista da ballo

Le confessioni sono ciò che inganna le aspettative dell’ascoltatore, ciò che di anticlassico Madonna compie in questo progetto. Le confessioni consistono nel parlare di stati d’animo infelici e profondi propri dell’artista come: ansia, rassegnazione e senso di abbandono. Tutti questi causati da ciò che lo showbusiness e il mondo dei mass media rappresentano: sono questi che l’hanno portata a essere vittima dei sentimenti infelici sopracitati. Fa parte delle confessioni, quindi, una critica sia nei confronti della narrativa portata avanti dai mass media sia nei confronti del mondo dello spettacolo, in quanto entrambi promotori del bullismo incentrato sull’ageism. In particolare la critica che viene mossa al mondo dello spettacolo collegata all’ageism è di portare incessantemente fretta e ansia all’artista, così da poterlo spremere, e quindi fare soldi, fino a che è possibile. Parallelamente a queste confessioni abbiamo del, quasi, onnipresente miele Lucreziano che permette all’ascoltatore di non venire subito travolto dai sentimenti e dalle critiche di Madonna, ma di poter scatenarsi sulla pista da ballo: questa contrapposizione tra medicina e miele è presente già nel titolo del progetto (= “Confessioni sulla pista da ballo”). Il titolo è un riassunto del fenomeno presente in tutte le canzoni dell’album: vengono fatte delle confessioni intime e sentite ma in un contesto estremamente frivolo.

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