Madonna gioca sul sicuro, stavolta. Chiama a raccolta il produttore più in palla del momento, Timbaland, accompagnato dal fido compare Justin Timberlake e recupera Pharrell Williams, ultimamente un pò appannato.

Il disco è un luna park di suoni hip-hop che flirtano pericolosamente con la dance e non si può che rimanere travolti da questo album concepito quasi come un mixtape da party, pieno di invenzioni e trovate. I giochi cominciano nel "Candy Shop" ed è un tribalismo digitale che fa subito capire come Pharrell stavolta sia tornato più in forma che mai. La ormai popolarissima "4 Minutes" con gli ascolti conquista invece di annoiare ed è questo un miracolo tipico delle produzioni di Timbo. La testa gira un poco sul cambio di passo pazzesco del prossimo singolo "Give It 2 Me", che parte con un ritmo giocoso alla Lily Allen e poi schizza di brutto a velocità elevate. I ritmi e i suoni rimangono sempre assoluti protagonisti del disco, ma trovano spazio anche melodie in pieno stile anni Ottanta, come "Heartbeat" e "She's Not Me", che faranno cadere una lacrima ai più nostalgici. Il ritornello di "Miles Away" entra in testa per non uscirsene più e "Devil Wouldn't Recognize You" sarà per Timbaland l'ennessima variazione di "Cry Me A River", ma riesce comunque ad incantare.

Come ogni volta, a Madonna riesce il numero di catturare il suono del momento e forse l'unico difetto del disco è allora quello della sua interpretazione vocale, buona ma non sempre all'altezza di produzioni veramente mostruose.

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