L'attesa del pubblico e della critica per il nuovo lavoro musicale di Madonna era alle stelle: infatti la Ciccone nel 1998 aveva scritto con William Orbit uno dei capolavori assoluti del pop moderno ovvero "Ray of light" che aveva venduto 18 milioni di dischi e aveva fruttato alla cantante ottime recensioni critiche nonchè ben 4 grammy award, un successo assoluto insomma che aveva dato dfinitivamente alla cantante la statura di "classico" del pop.
Tutti aspettavano con ansia cosa sarebbe successo, se avesse collaborato ancora con William Orbit, il mago dell'elettronica che l'aveva aiutata ad incidere "Ray of light", se avesse continuato ad adornare di sound elettronici i suoi lavori o se avesse continuato la strada della ricerca spirituale che ormai aveva intrapreso alcuni anni prima.
Ebbene Madonna seppe spiazzare tutti ancora una volta.
Innanzitutto lascia da parte Orbit con il quale incide solo due canzoni per "Music" e "assume" un altro mago del sound elettronico, Mirwais un musicista francese. Inoltre per la prima volta dopo anni non idea un concept album, ma crea un lavoro caleidoscopico in cui le canzoni hanno tematiche diverse così come gli stili e vengono assimilate insieme da una sola idea: l'originalità musicale. Ovvero: ci può stare di tutto purchè sia nuovo. Insomma Madonna si dimostra ancora coraggiosissima musicista, non va sul sicuro e apre le danze nell'agosto del nuovo millennio con uno strepitoso pezzo dance, l'omonima title-track "Music". Erano anni che Madge non componeva dance-music pura: questa volta lo fa e fa ballare il mondo intero. Il brano scala rapidamente le chart di tutto il mondo e vi resta per diverse settimane vendendo circa 3 milioni e mezzo di copie.
Negli Stati Uniti Madonna raggiunge la vetta dei singoli più venduti e radiotrasmessi, la temutissima Billboard chart: tale fatto non accadeva dal 1994 col brano "Take a bow". "Music" è un pezzo energico, irresistibile: è un grande invito alla danza e una dichiarazione d'amore nei confronti della musica. E tutta percorsa da suoni elettronici, con influenze vagamente funky. Si continua con "Impressive instant", un altro irresistibile pezzo dance che parla della caoticità dell'esistenza e della difficoltà di vivere e di esprimersi. La terza traccia dell'album fa il pari con la quinta: sono le uniche tracce prodotte assieme a William Orbit e sono alquanto simili per composizione stilistica e tematiche. Si parla d'amore ("Runaway lover" e "Amazing") ed entrambe sono ipereletronncihe con fortissimi rimandi alla musica anni '60 e alcuni rimandi al piccolo gioiello Orbit-Madonna del '99 "Beautiful stranger". Purtroppo questa volta la magia non si ripete e il connubio tra i due è un po' asettico: ritmi già sentiti troppe volte e mancanze d'originalità.
Ecco che improvvisamente la cantante ci sorprende lasciandoci quasi senza fiato: la quarta traccia è una fantastica ballata sull'amore per il neo marito Guy Ritchie "I deserve it" tutta acustica. Madonna ha improvvisamente abbandonato i beat elettronici di "Ray of light" e delle prime tracce di "Music" per immergerci in questa magica atmosfera che rimanda vagamente al mondo cow-boy. Madonna esibirà il pezzo dal vivo nel suo best-selling tour del 2001 e sarà proprio lei ad imbracciare la chitarra per cantare sulla melodia. Insomma la material girl è cresciuta e molto, dimostrando di avere un'assoluta confidenza col pentagramma. La traccia sei è un'ennesima sorpresa. "Nobody's perfect" parla del tradimento e della possibilità che ciò avvenga in una relazione. Il pezzo è una ballata elettronica, a volte attraversato da un suono computerizzato altissimo che ricorda il suono prodotto dal motore di un aereo. Ecco che improvvisamente berso la fine del pezzo, dopo uno di questi "rombi" ritorna la chitarra acustica per intonare alcuni versi della canzone. Il pezzo è proprio emblematico della tendenza musicale dell'album: il contrasto tra vecchio e nuovo, tra acustico ed elettronico.
La traccia sette "Don't tell me" fu il secondo singolo estratto dall'album ed ebbe uno strepitoso successo in tutto il mondo e grazie al videoclip diretto dal grande Jean-Baptiste Mondino (mitico fotografo regista col quale Madonna aveva lanciato alcuni tra i suoi scandali più grandi) lanciò la moda cow-chic, ovvero uno stile moderno ispirato alla moda dei cow-boys. Il pezzo, un allegrissimo brano pop ispirato al folk statunitense, è l'elaborazione di un brano del cognato di Madonna Joe Henry "Stop" che viene opportunamente citato nel booklet dell'album. L'ottavo brano fu il terzo ed ultimo singolo ad estratto dall'album ed è una delle perle di Madonna. Il brano è una malinconica ricognizione della difficoltà di essere ragazze al giorno d'oggi. Più che le parole ciò che conta qui è la musica: un'elegantissima ballata pop continuamente percorsa dalla chitarra elettrica. Due particolarità extramusicali: il pezzo è iniziato dall'inserimento di un brano cinematografico tratto da "Il giardino di cemento" del 1993 ed eseguito da Charlotte Gainsbourg. Inoltre il video (basato su una versione remix del brano, inferiore all'album version) diretto dal marito della cantante mostra una Madonna con caschetto biondo platino che incattivita dai maltrammenti subiti commette alcuni crimini. Il video fu ritenuto talmente violento da MTV da essere bandito dalla rotazione musicale.
La nona traccia è una bellissima ballata molto enigmatica dal titolo "Paradise (not for me)" che mescola diversissime tonalità e alterna il cantatoinglese a quello francese. A chiudere l'album è "Gone", una splendida ballata rockeggiante che alterna nuovamente suoni acustici a quelli elettronici (pochi in verità). La canzone è una delle più intense e toccanti dell'intera carriera di Madonna, che l'ha splendidamente eseguita nel tour sopracitato.
Insomma "Music" è un album innovativo, caleidoscopico e originalissimo. L'unico difetto riscontrabile è che le canzoni non sno omogenee tra di loro, sono come affastellate insieme e ad un ascolto generale ciò si avverte ed è leggermente fastidioso. Ad un'analisi più attenta, ascoltando le canzoni isolandole dal loro contesto ecco che queste prendono vita e stupiscono con tutta la loro potenza.
Una curiosità: la versione europea del brano contiene anche un'undicesima traccia "American pie". Questa era già stata inserità nella colonna sonora "The next best thing" ed aveva circolato con enorme successo come singolo in tutta Europa arrivando a vendere circa 2 milioni di copie, divenendo rapidamente uno dei singoli di maggior successo della carriera di Madonna. La cantante si oppose con forza all'inserimento del brano in "Music" in quanto riteneva che non centrasse nulla col resto del lavoro e potesse distogliere l'ascoltatore dall'ascolto del resto del disco. La spuntò solo negli States dove il brano fu scartato. Insoddisfatta però della scelta di inserirlo in "Music" europeo Madonna lo escluse categoricamente dal suo secondo greatest hits il "GHV2" (a riprova di quanto meno commerciale sia rispetto a quanto molti credono in quanto l'enorme successo di "American pie" non avrebbe che giovato alla raccolta).
Concludiamo dicendo che "Music" rappresenta come il grande saluto di Madonna agli Stati Uniti: sulla copertina appare vestita da cow girl e i riferimenti alla cultura propria degli statunitensi sono molteplici e diffusi in molte parti dell'album. Quell'anno Madonna lasciò gli Stati Uniti per trasferirsi in Europa, a Londra. Il grande saluto appunto.
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