Tutto accadde dopo aver visto un bel film di Wim Wenders: "Lisbon Story"..
Il giorno dopo avevo già la colonna sonora di quel lavoro: "Ainda" dei portoghesi Madredeus. Bello! caldo e ricco di solarità melanconiche e di echi di eden perduti…
L'avrò sentito, in repeat, per milioni di volte.. Un massaggio per l'anima mia benefico e corroborante… Non potete non avere questo cd.. Se vi manca, procuratevelo!! Seppur in ritardo sui tempi di uscita - è un bel pezzo che è stato pubblicato - il vostro acquisto verrà ripagato da rossi fulgori… da cieli spazzati da freschi venti e da oceani di nostalgie d'altri mondi… è proprio ascoltando "Ainda" che avvenne, per me, un'epifania: avevo trovato la voce di una sirena lungamente cercata nei mari di ogni dove… nei pelaghi della mia mente e nei salmastri spumosi d'oriente e di occidente… nelle grotte marine e tra gli scogli più nascosti e sperduti…
Teresa Salgueiro la cantante dei Madredeus mi ammaliò irreparabilmente!! ..iniziai a scrivere, come sotto ipnosi, una anafora disperata… A te TERESA mia musa, e ai debaser adepti, voglio dedicare questo atto d'amore… Buona lettura!! Sorrisi di lontananze ignote !!
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"La donna che amo veste gonne lunghe e ha neri capelli raccolti a conchiglia e in sù la fronte la riga, libra, a discriminare il bene dal male. Mi è apparsa nell'aria pulita al Miradouro de Santa Catarina; pelle bianca come la spuma del mare che la generò, marmorea e chiara come le linde scalinate che degradano verso il cuore della sua Lisboa. La donna che amo non ha bisogno del trucco, lei è già un artificio della natura, regina di grazia salmastra.
La donna che amo ha una voce che emerge spruzzando azzurra da abissi insondabili, una voce che ammalia e fa ammalare di saudade primordiale; una voce che fa tinnire le corde più riposte e sensibili dell'anima. La donna che amo è un incantamento solare, vocale veliero che solca pelaghi di malinconia serena, ha una bocca gentile, ciglia nere e armonia di spartito lusitano e gli occhi, gli occhi difficili da fissare? un oceano sterminato e sublime in cui si può perire. La donna che amo è presenza significativa e discreta; è uno scampanellio di un vecchio tram che si perde nell'assolato nulla, è una stradina in curva che ti fa solo intuire il cammino futuro.
La donna che amo è poesia, musa limpida e celeste come il cielo che ha sempre rimirato e in cui si è trasfusa. La donna che amo l'ho trovata in un verso di Pessoa; esoterica, eterea e reale, vicina e lontana, di miele e di sale, terrena e sirena figlia del mare. Novello Fernando vorrei baciare la sua voce senza sfiorare le sue labbra intemerate. La donna che amo fluviale Tago che è sfociato nell'estuario del mio cuore. La donna che amo mi ha mostrato la chiave dell'amore e ora scompare nella portoghese sera, trastullo dell'immaginario, carnale chimera.
La donna che amo si chiama Teresa Salgueiro Madredeus!; è un sogno di celluloide regalatomi da Wim Wenders. Ora sarà rientrata nel patriooceano? rapito dal Fado andrò a Lisboa, da qualche parapetto, a sentirla in un incanto, come Aglaope, cantare".
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