Voglio aprire un ennesimo capitolo nella storia musicale di questo strepitoso gruppo che viene dalla lontana Norvegia e che si è imposto anche al di fuori dei confini nazionali, ovvero i Madrugada, stupendo combo psych-acid che racchiude sonorità tipicamente 60's con qualche propensione al dark anni '80.
Acclamati in patria, sono l'ennesimo esempio di come si stiano allargando le vedute del mercato internazionale che oramai non premia solo musicisti anglosassoni o americani.
Questo lavoro di ben 4 anni fa rispecchia in pieno le atmosfere e i colori della copertina (Nero-Viola): ascoltandoli mi sento soffocare, come trasportato in un locale fumoso e zozzo, un incrocio tra Tom Waits, Morphine e Nick Cave; il buio, la notte, la nebbia, il disagio.
Voce roca, chitarre solo a colorare o a martellare come in Lucy One e basso che traccia l'oscura atmosfera. Tra i brani più forti Sister e Black Mambo (la opening track).
Un disco che osa più del precedente "Industrial Silence" e supera di netto il successivo "Grit" e che farà felici gli amanti del genere e giovani personalità oscure alla ricerca di una riscossa. Non è il caso di spendere altre parole su questo lavoro, non rimane che ascoltarlo e assaporare le atmosfere velate e fumose che riesce ad evocare.
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