Non mi piace l'Hip Hop dei video di Mtv, prodotti in serie pre-incelofanati ben bene e sfornati al ritmo incessante, supecolorati e imbellettati, luccicanti e normalmente "barocchi", quelli dello "champagne, money and bitches "... nemmeno quello dei lavori preconfezionati col campionamento facile facile, dei sucker, del "copia/incolla", del "scoperta la formula basta ripeterla all'infinito", di Nelly, 50cent e di quel fallito di Eminem (che se non fosse per Dr.Dre e per il colore della sua pelle, chissà dove sarebbe... bah!?). Non quello delle faide (o presunte tali) tra East Coast e West Coast con pistolettate varie, non quello delle "capezze" al collo con conseguente "sfida mediatica" a chi ce l'ha più grossa, non quello dei soldi sulle chiappe bagnate.

Mi piace l'Hip Hop delle produzioni cazzute, quello "colto", quello che sa essere allo stesso tempo Underground e Avanguardia, che scava in fondo al barile, raschia il fondo, esplora, quello che corre e non si ferma, che mixa e mescola con saggezza e rispetto, quello che conosce le radici della musica nera ( blues, jazz, soul, funk e hip hop old school per l'appunto), delle voci calde e fluide che scivolano sul beat, quello che spacca il culo senza necessariamente ripetertelo e ricordartelo ad ogni strofa (casomai te lo fossi dimenticato).

Bene se anche voi siete un po' come me andate a prendervi 'sto disco che spacca come pochi!
Altrimenti godetevi l'ossigenato più ricco d'America e la sua allegra combriccola.

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