I Magenta sono di sicuro una delle migliori realtà del New Prog inglese di questi ultimi anni. Se si escludono i veterani IQ e Pendragon (sempre in ottima forma nonostante tutto), sono infatti ben poche le band della nuova generazione che hanno saputo esprimersi a così alti livelli (per quanto mi riguarda direi solo Big Big Train, Mostly Autumn e Citizen Cain). I Magenta, dopo due ottimi album in studio e due EP, approdano quindi al canonico live album, questa volta addirittura in versione doppio CD. La formazione vede alle tastiere il leader del gruppo Robert Reed (già con Cyan e Fyreworks), Christina Booth alla voce, Chris Fry e Martin Rosser alle chitarre, Matthew Cohen al basso e Allan Mason-Jones alla batteria.
Che dire di questo live? La scaletta presenta un a sorta di "best of" dei due dischi in studio con l'aggiunta di un brano tratto dal primo EP ("Broken") e di un pezzo dei Cyan ("Call me"). Da segnalare la particolarità che i brani sono stati registrati in vari concerti tra il 2002 e il 2004. Le esecuzioni sono perfette, rese più energiche rispetto alla versione in studio, ed impreziosite da una produzione accuratissima che non può non graziare un genere musicale come il progressive, fatto di mille dettagli e sfumature. Da segnalare l'ottima resa, anche dal vivo, della voce di Christina, dolce e potente al tempo stesso capace di evocare scomodi paragoni con alcune delle più belle voci femminili del progressive (chi ha detto Annie Haslam?). Insomma un ottimo live per chi è già fan del gruppo e vuole goderseli in concerto e un ottimo biglietto da visita per chi invece si vuole accostare per la prima volta alla musica di questa grande band.
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