Questa è la mia prima recensione e, fresco di concerto visto una settimana fa, per iniziare ho scelto questo album dei Magma. Oltretutto ho visto che c'è una sola recensione dei Magma, devo pur iniziare a colmare questa lacuna!
"Udu Wudu" è uscito nel 1976, è il quinto album in studio dei Magma e sicuramente è uno dei migliori. La particolarità di questo album è che è l'unico disco in cui Christian Vander non è il leader assoluto del gruppo: in questo album assume un ruolo fondamentale il bassista Jannick Top. Tanto per far capire l'importanza di questo personaggio basta dire che nel '76 il gruppo ando in tour col nome di VanderTop invece che Magma.
L'album è formato da sei brani, di cui cinque di media durata (tra i tre e i cinque minuti) e una suite, la mitica "De Futura" di Top, che occupava l'intera facciata B del vinile. Ma andiamo con ordine.
La prima canzone è "Udu Wudu", una composizione di Vander caratterizzata da un botta e risposta tra il canto solista dello stesso Vander e le coriste, il tutto su un sottofondo di basso e fiati con una batteria molto leggera e appena accennata. Il secondo pezzo è "Wejdorie", l'unico brano in cui non compare Jannick Top. La composizione è, infatti, dell'altro bassista Bernard Paganotti e del cantante Klaus Blasquiz. Il pezzo è basato sul basso estremamente cupo e ossessivo di Paganotti su cui si stagliano i "soliti" cori tipici dei Magma.
Il terzo brano è "Troller Tanz", una composizione di Vander suonata dai soli Vander e Top dove protagonista è di nuovo il bassista che fa da base alle tastiere e sintetizzatori (a tratti, mi ricordano i "Ghostbusters") e il cantato del leader nella seconda parte. Il quarto pezzo è "Soleil D'Ork", una composizione di Top dove, neanche a dirlo, il suo basso ha un ruolo decisamente preponderante. Il brano successivo è "Zombies", un'altra composizione di Vander caratterizzata, come le due precedenti, da un ritmo piuttosto veloce dove lui e Top la fanno da padroni dando al pezzo un tiro incredibile su cui si appoggiano i cori e i synth.
E si arriva così all'ultimo brano del disco, "De Futura", una suite di 18 minuti composta interamente dal bassista Jannick Top e suonata dai soli Vander e Top a parte alcuni interventi del cantante Klaus Blasquiz per i cori. Che dire, sinceramente sono molto in difficoltà a descrivere questo brano! Basso e batteria, naturalmente, la fanno da padroni: il basso di Top è una presenza costante e inquietante in primo piano durante tutto il brano.
In alcuni punti sembra che ci sia una chitarra, in realtà è lo stesso Top che suona il basso filtrato da un sintetizzatore O.R.S. Per il resto ci sono una massiccia presenza di sintetizzatori a creare quell'atmosfera "aliena", tipica di questo pezzo e di questo album, e una voce cavernosa che sembra provenire direttamente dall'oltretomba.
In conclusione che si può dire? È un album assolutamente imperdibile! A mio avviso è l'album più indicato per chi volesse iniziare a conoscere i Magma.
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