#zot2017
Yazz Ahmed - La Sabouteuse (Naim Jazz, May 12, 2017)
Non conoscevo Yazz Amhed. Musicista britannica (trombettista) originaria del Bahrein e anche collaboratrice di artisti della scena pop del Regno Uniti come i giganti Radiohead (nel disco c'è una particolarissima cover di "Bloom") e i These New Puritans, con "Le Saboteuse" (Naim Jazz) raccoglie in un doppio LP quattro pubblicazioni uscite tra il 2013 e il 2016 in una edizione limitata che costituisce una opera magistrale per il genere jazz fusion di questi anni. Trattandosi di quattro registrazioni differenti, il numero di musicisti coinvolti e variabili, ma musicalmente la raccolta è comunque coerente. Il sound di "Le Saboteuse" è un jazz strutturalmente costruito sulla forza dei fiati, il cui ruolo è chiaramente centrale e capace di letteralmente incantare lo spettatore portandolo in luoghi lontani dal fascino mediorientali con sessioni jazz acide e arrangiamenti di basso e percussioni inebrianti e capaci di adattarsi alle atmosfere, momenti di minimalismo contaminati con l'uso di strumentazioni digitale (senza mai abusarne), soprattutto dimensioni lounge. Ma non parliamo di musica da ascensori per fortuna. Il disco avrebbe persino qualche cosa che rimanda a tradizioni altre come quella dei popoli delle regioni dell'est dell'Europa o del West Africa, ma cosa non è probabilmente casuale considerando che determinate "sfumature" sono vecchie quasi quanto l'uomo. L'unico limite sta nel fatto che ha 13 tracce, di cui alcune sono molto corpose, ma il fatto è che in fondo nasceva su 4 pubblicazioni diverse e questo è un po' il limite tipico delle raccolte, ma il suo valore resta unico e molto elevato. Da avere. Ndr. Per i fan dei Radiohead, che sono sempre molti: nel disco c'è anche una particolare cover di "Bloom". Mi sento inoltre di voler menzionare anche il fatto che lei sia veramente molto bella.
3-4/5
Yazz Ahmed: live session VG Turning East
#sabouteuse #bahrein #jazz
Yazz Ahmed - La Sabouteuse (Naim Jazz, May 12, 2017)
Non conoscevo Yazz Amhed. Musicista britannica (trombettista) originaria del Bahrein e anche collaboratrice di artisti della scena pop del Regno Uniti come i giganti Radiohead (nel disco c'è una particolarissima cover di "Bloom") e i These New Puritans, con "Le Saboteuse" (Naim Jazz) raccoglie in un doppio LP quattro pubblicazioni uscite tra il 2013 e il 2016 in una edizione limitata che costituisce una opera magistrale per il genere jazz fusion di questi anni. Trattandosi di quattro registrazioni differenti, il numero di musicisti coinvolti e variabili, ma musicalmente la raccolta è comunque coerente. Il sound di "Le Saboteuse" è un jazz strutturalmente costruito sulla forza dei fiati, il cui ruolo è chiaramente centrale e capace di letteralmente incantare lo spettatore portandolo in luoghi lontani dal fascino mediorientali con sessioni jazz acide e arrangiamenti di basso e percussioni inebrianti e capaci di adattarsi alle atmosfere, momenti di minimalismo contaminati con l'uso di strumentazioni digitale (senza mai abusarne), soprattutto dimensioni lounge. Ma non parliamo di musica da ascensori per fortuna. Il disco avrebbe persino qualche cosa che rimanda a tradizioni altre come quella dei popoli delle regioni dell'est dell'Europa o del West Africa, ma cosa non è probabilmente casuale considerando che determinate "sfumature" sono vecchie quasi quanto l'uomo. L'unico limite sta nel fatto che ha 13 tracce, di cui alcune sono molto corpose, ma il fatto è che in fondo nasceva su 4 pubblicazioni diverse e questo è un po' il limite tipico delle raccolte, ma il suo valore resta unico e molto elevato. Da avere. Ndr. Per i fan dei Radiohead, che sono sempre molti: nel disco c'è anche una particolare cover di "Bloom". Mi sento inoltre di voler menzionare anche il fatto che lei sia veramente molto bella.
3-4/5
Yazz Ahmed: live session VG Turning East
#sabouteuse #bahrein #jazz
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