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IL SIGNOR G LE SAPEVA GIA' TUTTE....
Un excursus attraverso la produzione di Gaber, tra le sue profezie/distopie poi avveratesi in maniera talora sconcertante e le visioni laterali delle vite di noi tutti, tra abitudini e tic quotidiani, miserie ed aspirazioni, il politico ed il personale.
Lo prendiamo dall'inizio della seconda parte della sua carriera, quella in cui, erano altri tempi, portava i testi, suoi e di Sandro Luporini, in interminabili tournées teatrali in tutt'Italia, dove anche il pubblico interveniva come usava allora, alzandosi e dicendo la sua, anche in aperta antitesi con l'artista che rispondeva e ne usciva a volte malconcio, altre no. Ora si preferirebbe mettergli un like su Feisbucc o diventare un suo hater, dato che pare che nessuno più esprima alcunché in pubblico, limitandosi a nascondersi dietro un nomignolo, od un mignolo.
Mi sorprendo, a volte, a chiedermi che ne penserebbe lui di questo o quell'altro fatto, davvero a volte sarei curioso di saperlo, così...

Giorgio Gaber - La presa del potere (8 - CD2)

"Ora si muovono sicuri, coi loro volti mascherati, gli sguardi fissi, minacciosi, vengono avanti silenziosi, i passi lenti, cadenzati..."
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Ho notato con un pochino di delusione che tra le 5300 de-recensioni di questo sito ve n'è una sola su Giorgio Gaber. Per ovviare a questa lacuna, provvedo subito ad inserirne una io, scusandomi in anticipo con chi ama questo artista unico (e in questo caso l'abusato aggettivo ci stà… di più
Canzone 16 - La presa del potere