Carlos Saura è scomparso lo scorso weerk end, aveva 91 anni, se ne va lasciandoci una cinquantina di onorevoli film.

Fu censurato dalla dittatura ed ha rivoluzionato il cinema spagnolo.

Le atmosfere di Carlos Saura, sono irripetibili, i suoi primi film si contrapposero al franchismo con evidenza seppur senza proclami, delineando precisamente la società borghese.

Nel '65 fu premiato con l'Orso d’argento al Festival del Cinema di Berlino con il film "La Caccia" dove i personaggi (un gruppo di ex combattenti franchisti) tre commilitoni appartenenti alla borghesia, durante la guerra civile si ritrovano per una partita di caccia al coniglio che finisce in una strage.

Carlos Saura raccontò, «Un giorno Franco mi ricevette e mi disse: sarebbe più facile che mi puntassi direttamente una pistola, invece che provocarmi con i tuoi film»

Nel '80 Stanley Kubrick dichiarò in un intervista il suo grande apprezzamento nei confronti di Carlos Saura, definedolo “Un regista di grande splendore che usa meravigliosamente i suoi attori.”

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