Cover di Raccolti: Live acustico al Sisten Irish Pub

Raccolti: Live acustico al Sisten Irish Pub
Live - 26 novembre 1998 - Debaser id 55137

di Modena City Ramblers

Il quartiere non è il massimo, vie larghe e palazzoni
qui non abita nessuno di famoso.
niente attori, nè politici, stilisti nè modelle
musicisti si ma solo quelli poveri.
Qui ho tutti i miei amici ma non c'è un cazzo di niente
tranne il bar di Mimmo e il take away cinese.
E se sei cresciuto qui e se hai ventidue anni
cominci ad avere voglia di cambiare.

Così Pablo ha rimediato un furgone arrugginito
e Aziz è riuscito a farlo andare
con un pò di soldi in tasca per la birra e la benzina
da domani ci prendiamo una vacanza. A's tulàm de d'ché!

Zen, Secondigliano, Pilastro, Quarticciolo
non c'è niente da perdere, nous sommes le Clan Banlieue.

Ce ne andremo a curiosare per le strade dell'Europa
con le multe non pagate sul cruscotto.
Pablo cerca di convincerci a tornare a Barcellona
per noi due l'importante è che si schiodi.
Scriveremo cartoline agli amici del quartiere
che si sciolgono nel caldo dell'estate.
Li ritroveremo un giorno e brinderemo al nostro incontro
ai vecchi tempi e alle nostre nuove vite.

E da tutte le provincie, d'oriente e d'occidente
dai sobborghi soffocati dalla noia
uno sciame di furgoni malconci e colorati
investirà le grandi capitali. On se taille d'icì!

Guildford, Castrovillari, Sassuolo, La Villette
non c'è niente da perdere, nous sommes le Clan Banlieue.

Erlangen, Manzolino, Isernia, Lisdonvarna, Liege, Valladolid
non c'è niente da perdere.
Voghera, Codigoro, Zandvoort, Montecavolo,
East Kilbridge, Rieti, Arcore. Nous sommes le Clan Banlieue.
Il tuo voto:
Sei partito alla grande con Alberto e con la moto
Siam venuti tutti quanti a salutarvi
Con un augurio, un abbraccio, una risata e una bottiglia
E le ragazze una lacrima ed un bacio

Nel bagaglio avevate due coperte e un po' di mate
Una chiave del 10 e fil di ferro
Una mappa, qualche libro, un paio di indirizzi
Hermanos, vayanse con Dios!

Nonstante le cadute e le rotture del motore
Avete attraversato il continente
E scroccato da mangiare e sofferto freddo e fame
E abbandonato la moto in rottami.

Hai parlato con gli indios rassegnati ed impassibili
Ai mineros dai polmoni avvelenati
Ai lebbrosi sepolti in ospedale giù all'inferno
E li hai portati nel ricordo con te

Addio, non perderti
Resta allegro come sei
Dalle piste di Temuco
Alle vette di Abancay
Tieni gli occhi sempre aperti
Custodisci l'ultima idea
Noi ci prepariamo a seguirti
TRANSAMERIKA

Ho sentito che da allora sei diventato grande
Comandante vittorioso e poi ministri
Che hai sfidato dittatori e per anni li hai beffati
E che adesso tutto il mondo ti conosce.

Ma a noi piace ripensare alla tua voglia di partire
Alla moto caricata all'impossibile
Agli scherzi di Alberto, alla sete di avventura
E' un bel modo per dire libertà

Addio, è il capolinea
So che non ritornerai
A Quebrada de lo Yuro
Ti aspettavano i macellai
Ti hanno mostrato ai giornalisti
Hanno detto "Eccolo, è lui"
Regna l'ombra su Valle Grande
TRANSAMERIKA

Addio, dormi tranquillo
Perché non finisce qui
L'avventura è ripartita
Resta intatta l'ultima idea
E da qualche parte del mondo
C'è qualcuno come te
Che prepara un nuovo viaggio
TRANSAMERIKA
Il tuo voto:
Quaranta notti al gelo
sotto un portico deserto
ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte
vieni a coprirmi d'oro
ho braccialetti finti
ed un anello per ogni mano
ma nessuna moglie.

La quarantunesima notte
vennero a cercarmi
pestaron gli orologi come conchiglie
Ashiwa dea della notte
fammi tornare a casa
avrò una valigia
piena di dolci e di cravatte
e rivedrò il mio villaggio.

Così per divertirsi o forse
perché risposi male
mi spaccarono la testa con un bastone
Ashiwa dea della notte
lei venne a liberarmi
le mie tempie
lei baciò ed io guarii
e loro no non la videro.

Quaranta notti al gelo
sotto un portico deserto
ho venduto orologi alle stelle
Ashiwa dea della notte
vieni a coprirmi d'oro
ho braccialetti finti
ed un anello per ogni mano
ma nessuna moglie.

Non sono morto al freddo
delle vostre città
ma su una grande pila d'ebano
e la mia gente ha cantato e ballato
per quaranta notti
Il tuo voto:
Vanya è nata a Algeri, è cresciuta nel deserto
ha negli occhi ancora un po' di luce d'Africa
ha vissuto a Parma, poi è partita verso il Nord
è finita tra i Bunkers di Falls Road.

Ha cantato ed ha bevuto con gli amici di Bob Sands
ora spilla Guinnes all'Onirica
cucina per i matti e gli insegna a pitturare
sorride e loro le rispondono,

GRANDE GRANDE FAMIGLIA eh eh
i tossici, i poeti, i militanti, le punk
GRANDE FAMIGLIA GRANDE eh eh
clan cooperativa posse tribù
GRANDE

Al centro Auro e Marco l'atmosfera si riscalda
per fortuna birra fredda ce n'è ancora
Ale parla di politica Fabio accorda la chitarra
I bassotti son là per fare musica.

Paolo Rossi al grande circo chiama in pista i suoi amici
ballerini, nani, comici e cantanti
falsi ciechi e domatori inservienti e suonatori
a cantare insieme "A m'inceva un caz".

GRANDE GRANDE FAMIGLIA
gli irlandesi nei pub, i delegati nelle fabbriche
GRANDE FAMIGLIA GRANDE
centro sociale casa del popolo
GRANDE

El gobbi aparece cada vez que tocamos
para pogar la musica irlandesa
y habla espanol para encantar la muchacha
e dialet quand l'è emberiegh

A Roma ci sta Paola con Ottavio e Robertina
c'è Radaski nelle bettole a Torino
a Parma Aldo e Franzo, a Dublino Andy Fitzimans
un amico in ogni porto per i brindisi

GRANDE GRANDE FAMIGLIA
le ragazze sognanti i vecchi alla bocciofila
GRANDE FAMIGLIA GRANDE
Veniamo da lontano andiamo lontano
GRANDE

GRANDE, GRANDE!
Il tuo voto:
Se dovessi cadere nel profondo dell'Inferno dentro un fiume nero come l'inchiostro
rotolare perduto tra i sacchi di immondizia in un baratro senza ritorno,

Se dovessi sparire nei meandri della terra e non vedere più la luce del giorno
ma è sempre soltanto la stessa vecchia storia e nessuno lo capirà

Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi
nelle vie di New York il poeta è da solo e nessuno lo salverà

Nel distretto 19 la vita corre svelta tra i palazzi e i boulevards di Parigi
gli emigrati che ballano ritmi zigani si scolano le nere e le verdi
lo sdentato inseguiva le ragazze straniere dai cappelli e dai vestiti leggeri
ma è sempre soltanto la stessa vecchia storia e nessuno lo capirà.

Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi
nelle vie di Parigi il poeta è da solo e nessuno lo salverà

Vecchia sporca Dublino per un figlio che ritorna sei una madre che attende al tramonto
con la puzza di alcool coi baci e le canzoni per chi è stato un prigionero lontano
c'è una bomba e una pistola, un inglese da accoppare e una divisa dell'esercito in verde
ma è sempre soltanto la stessa vacchia storia e nessuno lo capirà.

Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi
nelle vie di Dublino il poeta è da solo e nessuno lo salverà
Il tuo voto:
Una mattina mi son svegliato
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor.

O partigiano portami via
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir

Seppellire lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Seppellire lassù in montagna
sotto l'ombra di un bel fior

E le genti che passeranno
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior

Questo è il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.
Il tuo voto:
Camminavo vicino alle rive del fiume
nella brezza fresca
degli ultimi giorni d'inverno
e nell'aria andava una vecchia canzone
e la marea danzava correndo verso il mare.

A volte i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco
in compagnia di qualche straniero.

Chissa dove ti addormenterai stasera
e chissà come ascolterai questa canzone.

Forse ti stai cullando al suono di un treno,
inseguendo il ragazzo gitano
con lo zaino sotto il violino
e se sei persa
in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna
per sentirti più vicina.

Un giorno, guidati da stelle sicure
ci ritroveremo
in qualche angolo di mondo lontano,
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati
o sui sentieri dove corrono le fate.

E prego qualche Dio dei viaggiatori
a che tu abbia due soldi in tasca
da spendere stasera
e qualcuno nel letto
per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco
seduto vicino alla finestra.
Il tuo voto:
Carico...

Ohibò! Quest’opera non è in nessuna classifica. Perchè non usare l’apposito pulsante qui sotto?

Tu e Raccolti: Live acustico al Sisten Irish Pub
Nella collezione di
Carico...