Fra la lista dei libri scolastici di mia figlia non si trovano libri di grammatica, matematica o geografia, ma solo romanzi, un libro di poesie ed una biografia.

L´Uomo Che Sapeva Contare é stato quello che da subito ha attratto la mia attenzione; sulla copertina dell´edizione usata e sbiadita ci sono uomini col turbante, una scacchiera e l´immancabile cammello in un disegno risalente alla prima edizione del 1972. Quella che ho in mano é la 38esima edizione del 1990. Curiosamente non si trova, fra le note di copertina, che lo stesso fu pubblicato per la prima volta nel 1937.

L´uomo che sapeva calcolare era in grado anche di contare stormi di uccelli e zampe e orecchie di mandrie di cavalli. La sua era un dote naturale, maturata da un grande maestro, che abbracciava anche il calcolo e la logica. Per lui era facile ottenere come risultato la sequenza degli algoritmi da 0 a 9 utilizzando solo sempre quattro quattro con le quattro operazioni fondamentali(es: 44-44=0, 44/44=1 etc.) e sapeva perché il numero 256 e 169 hanno una amicizia al quadrato.

Tutte cose che noi ignoriamo ma che con un certo impegno potremmo dedurre e risolvere, come il problema dei 21 vasi, dei quali 7 pieni di vino, 7 pieni a metá e 7 vuoti, che devono essere ripartiti per tre persone in modo che tutti abbiamo lo stesso numero di vasi e la stessa quantitá di vino.

L´autore racconta negli aneddoti e nei fatti quotidiani lo svolgimento di alcuni affascinanti problemi, senza peraltro indugiare nell´illustrarci le soluzioni che il nostro illustre calcolista trova con esigua facilitá, questo a non voler metterci in imbarazzo di fronte alla spiacevole sensazione di essere meno svegli del nostro protagonista.

Certo i piú curiosi e attenti potrebbero, prima di arrivare a leggere le soluzioni, tentare di affrontare e risolvere gli enigmi, come sfida alla propria intelligenza o come un passatempo a cui dedicare momenti che oggi questa situazione che stiamo vivendo ci regala.

Con un linguaggio semplice ed elegante, Malba Tahan stilla lezioni di morale e di etica che oggi non si trovano piú in giro se non in qualche anime giapponese e ci regala una lettura semplice e curiosa mostrandoci un angolazione differente con cui apprezzare la scienza matematica, e stupirci di fronte all´originalitá applicata a quella che oltre la morte é una delle poche certezze oggettive.

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