MALEDUCAZIONE ALCOLICA - Vele Nere
(Maninalto! Records)
La Maleducazione Alcolica, band ska punk ormai pienamente affermata nel panorama italiano, da vita a “Vele Nere”, terzo album in studio, completo e accattivante.
Unici canzoni inedite e quattro guest che vanno a comporre un disco fresco, leggero e assolutamente non banale.
L’album apre con la intro strumentale “Open Fire”, estremamente d’atmosfera, riesce subito a immergere l’ascoltatore nel giusto mood. Si prosegue con “D’amore e di guai”, che apre le danze in pieno stile ska punk, con chitarre frenetiche, ritmi energici e fiati leggeri.
“Hit’n’run” mantiene il ritmo d’apertura lanciando, se possibile, ancora più benzina sul fuoco, mentre “Lotita” trasporta l’ascoltatore in mari più dolci e romantici.
“Vele nere” è una strumentale in cui i fiati la fan da padroni, mettendosi a danzare su una base ai limiti del jazz.
“Ora” ci riporta al cantato attraverso suoni molto carichi e coinvolgenti, quasi pesanti.
“White Shoes” è il primo brano in lingua inglese e sembra voler abbandonare alcune note ska per lasciarsi travolgere completamente dal punk, mentre “Scrivilo sui muri” è invece il primo brano del disco con una collaborazione; si nota da subito infatti l’inconfondibile tocco de Il Muro del Canto.
Subito dopo “Cuentame” ci regala un’altra collaborazione con Sandokan, in un pezzo meno spensierato rispetto alle atmosfere iniziali del disco, mentre “Ancora qua” regala nuovamente speranza.
“Join the Party” riprende lo stile compositivo di White Shoes, seguita dall’altrettanto frenetica “Terra madre” (feat. Talco).
“Last Dawn” è un bravissimo intermezzo che placa gli animi così da potersi immergere meglio in “Affondo”, forse il pezzo più bruciante dell’intero disco.
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