Prima di leggere la seguente recensione sappiate che il motivo per cui all'epoca comprai il cd in questione è dovuto al fatto che un recensore di una rivista italiana specializzata liquidò tale lavoro descrivendolo come rumore e che mentre lo ascoltavagli sembrava che un machete lo colpisse direttamente al cervello. Concordo con questa affermazione, ma il giudizio che ne nasce è diametralmente opposto.

I Malicious Onslaught, la cui attività cessò dopo il suicidio di uno dei membri, propongono un brutal death metal atipico che lascia piuttosto spiazzati per la proposta sonora offerta. Per prima cosa si nota subito un utilizzo di growls non convenzionali, sembrano più dei ringhi o dei latrati spesso carichi di effetti eco e riverbero, sovente accompagnati da altri vocalizzi/ringhi, con un tono più basso, che spesso sfociano in gorgoglii bizzarri e prolungati. La musica a tratti mostra interessanti doti tecniche e non si limita a quattro accordi eseguiti a velocità parossisitiche tipiche di questo genere, i brani sono molto diversi tra loro grazie ad inserti pseudo melodici/sinfonici, rallentamenti ed accelerazioni, non ultimo un mixaggio che cambia a seconda dei pezzi, volutamente a mio avviso, mettendo in evidenza uno strumento piuttosto che un altro (in certi punti la chitarra è ridotta ad un ronzio). I riff risultano cacofonici e dissonanti, distorsione ed effetti la fanno spesso da padrone e durante l'ascolto si possono sentire dei suoni la cui origine è di difficile individuazione. L'ultimo brano, "Positive Destruction" sfocia in un'orgia di suoni che li rendono più vicini agli Hijokaidan che non ad un gruppo death. Unica nota negativa sono i testi che non si discostano da quelli del genere (i più infantili per inciso).

Nel complesso un lavoro unico che a più di dieci anni di distanza riesce sempre ad ammaliarmi col suo fascino perverso e grottesco. Un capolavoro.

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