Core de Roma!

I regazzetti furtivi che sciamano da ogni vicolo per ritrovarsi all'Ostiense, col gasometro che si staglia all'orizzonte, e a Roma sei regazzetto anche a 50 anni, non si discute, tutti lì a rispondere al richiamo di mamma, ché è ora di riportare a casa un bel po' di roba.

E mamma Roma è più che un film, più di Pasolini e Magnani messi insieme, è un'idea che raccoglie loro e molto di più.

Un po' come dire “sotto gasometro”, che quand'ero regazzetto ma per davvero voleva dire che ci si ritrovava alla stazione Ostiense e da lì si prendeva la metro e si arrivava in un qualche punto strategico di Roma.

Alla stazione Ostiense, per dire, ci sta una piramide, però dire “alla piramide” è una cosa, “sotto gasometro” è tutt'altra, sarà pure che mi affascina l'archeologia industriale ma “sotto gasometro” è davvero un'altra cosa.

Oggi, poi, si dice “da Eataly” ed è una tristezza indefinibile.

Quindi, riavvolgo il nastro, faccio riaffiorare i ricordi e va decisamente meglio.

Il nastro, sicuro, lo hanno riavvolto pure Lorenzo e Simone – Bloody Riot e Blood 77 – si sono guardati indietro e hanno deciso di riannodare i fili di una gran bella storia, almeno per chi come me l'ha vissuta, che sarebbe poi la storia del rock più stradaiolo che Roma abbia conosciuto, quello che scuoteva la città dalle viscere con durezza e ruvidezza più di un sampietrino.

Loro due nella mia compagnia non me li ricordo perché non ci stavano, però erano pur sempre regazzetti, o kidz per dirla in un modo che fa più figo, ma la sostanza non cambia, e allora si inventano una raccolta, solo in vinile, e sulla copertina fumettistica ci sta Anna Magnani in primo piano tra i rifiuti e 'proprio il gasometro a campeggiare sullo sfondo.

Che poi a me queste come mi esaltano come se avessi ancora 15 anni e allora per me questa copertina è come quella del primo Clash, loro tre sulle scale che portavano al mercato del quartiere, il gasometro di Ostiense come il mercato popolare di Camden Town, una scelta di campo, scegliere da che parte stare, da Eataly o sotto gasometro.

Solo che 15 anni non ce li ho più da un pezzo, stessa cosa Lorenzo e Simone, però la musica che risuonava dentro Roma, la mia musica, la nostra musica, quella non ha perso un briciolo della sua anima.

Anche fare questo disco solo in vinile mi sa che è una scelta di campo, che è solo in vinile però l'ho già detto, il titolo invece ancora no, per cui eccolo qua, «Rock These Ancient Ruins», anche se a scuotere le rovine di Roma resterebbe ben poco, centri di aggregazione zero, locali zero, negozi di dischi zero, fanzine zero.

E però a Roma ci sta ancora chi va sotto gasometro e lo rivendica con orgoglio.

Alieni, Wendy?!, Queen Kong, Mad Rollers, Ferox sono le nuove leve, quelli che forse quando io andavo sotto gasometro neppure erano nati e però hanno lo spirito di suonare oggi come se ci fossero stati allora.

E ci sta pure chi ci stava già ai tempi e, senza nulla togliere a chi è venuto dopo, ritrovarci Alex Dissuader o i Cyclone a scuotere le rovine per me non ha prezzo: perché Alex è quello dei Bingo e i Bingo erano quelli della copertina della fanzine Bassa Fedeltà collo strillo «PUNK A ROMA!» e siamo la compagnia di sotto gasometro che passa davanti all'edicola, lo adocchia, fa una colletta e ne prende una copia e poi non ne mancherò nessuna fino alla fine; perché i Cyclone sono quelli che aprirono ai Meteors all'Asphalt Jungle e quello era il locale di Francois Regis Cambuzat che cantava e suonava la chitarra nei Kim Squad e il loro disco era quello che si riempiva i polmoni e poi cacciava fuori un urlo altissimo che a Roma c'era una scena bellissima.

E strilla pure la copertina di questo vinile, che dentro ci stanno 14 bande killer.

All killer no filler, per dirla come Jerry Lee Lewis.

Che forse non tutti sanno che i progenitori erano romani de Roma.

Core de Roma!

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