"Australia" è un album del 1985 composto da Mango con la collaborazione di Mogol e Alberto Salerno.

In questo album esplode la voglia prepotente di uscire dai confini, la voglia di viaggio, di scoprire anche nuovi "Territori artistici" che mai si estinguerà nel corso degli anni. Le varie tracce ricalcano atmosfere esotiche contornate da un imponente uso di suoni elettronici. Imperversa la vocalità messa in risalto dal semi falsetto che caratterizza il canto.

''Australia nuovo mondo da scoprire  grandi spazi in mezzo al mare paragonarla non si può un altro blu, un altro blu....''

Quante volte ci è capitato di soffrire per una persona che abbiamo amato e che ci ha deluso o che non abbiamo mai veramente avuto. Sono momenti della nostra esistenza in cui ci sentiamo persi e smarriti. Momenti in cui perdiamo la bussola e non sappiamo dove andare. E allora Dove andrò? Difficile stabilirlo se ogni immagine di questa persona attanaglia la nostra mente, se diventa un chiodo fisso, un pensiero solido. Eppure in questo stato di solitudine c’è sempre la speranza. Perché se dietro un no c’è tanta sofferenza, dietro un si c’è un disperato bisogno di cercare la nostra anima gemella, c’è una speranza che attraverso il viaggio della nostra vita prima o poi si esaudirà.

La vita è un viaggio. 

Un lungo percorso che è fatto di incertezze e di dubbi sull'evoluzione del futuro a causa dei problemi politici e sociali che ogni epoca propone.

''Strani segnali nell'oscurità diretti su Mosca e Shangai rimbalzano, fino a New York codici nuovi per le città intercettati e sconosciuti a noi gente comune in evoluzione sfiorano poi il Golfo Persico lasciano tracce blu Strani segnali nell'anima mai percepiti e sconosciuti a noi gente comune in evoluzione non domandarmi che senso ha né cosa mai accadrà".

E infine ci sono gli umani che a volte ai nostri occhi diventano idoli di vita ma che poi ci deludono così tanto che quella stima infinita diventa disprezzo e poi indifferenza. ‘’Noi, la massa indistinguibile, che ti ha eletto un attimo su noi su noi, la massa indistinguibile che ti ha già dimenticato ormai ‘’ 

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