E’ pericoloso sporgersi è il terzo album di Mango e viene pubblicato nel 1982. Al contrario della voce, ancora molto acerba, i contenuti sono molto interessanti. I testi sono del fratello Armando Mango.
Il disco comincia con Nero e Blu. Protagonista è la figura dello spaventapasseri che osserva e subisce tutto ciò che gli accade attorno. Soltanto prendendo in mano la propria vita forse c’è qualche possibilità di cambiare gli eventi. Non certo però come Il Figlio dove la presunzione e l’irriconoscenza rischiano di farci percorrere strade sbagliate.
Nero e blu farà parte di molti concerti e verrà inserito nel primo album dal vivo Dove vai. A sorpresa ritroveremo questa vecchia incisione nel singolo La rondine. Sciapi ne farà una cover.
E’ pericoloso sporgersi affronta il tema della solitudine e del suicidio. Molto delicata è l’esecuzione con piano e voce nella prima parte del pezzo. ‘’E’ pericoloso sporgesi dal ponte più alto più alto dell’uomo quando senti la vita leggera come un foglio di carta velina basterebbe solo un soffio di vento per portarla lontano lontano’’.
Il Mago è una canzone molto ironica e musicalmente divertente anche se il tema non è di poco conto. All’epoca, soprattutto nei piccoli paesi del sud, la presenza di quei maghi che leggevano il futuro era costante.
La solitudine e lo smarrimento sono padroni di canzoni come Punto e a capo e Fuori gioco dove si presenta anche il problema della droga. ‘’Mi fumerò quel poco che ho e un’ora fuori gioco resterò’’.
In questo disco c’è anche spazio per due canzoni d’amore molto sofferte: Che cosa mi hai lasciato e Chi sei mai tu, chi sono io.
Chiude l’album Lascia che tu sia dove viene riproposto il concetto del brano d’apertura. Soltanto credendo i noi stessi possiamo proiettarci nel futuro e crescere per non invecchiare.
Del Mango sociologo, oltre ai primi due album, possiamo trovare ancora qualcosa nel disco successivo Australia e solo qualche altro raro episodio. Con Oro e soprattutto con Lei verrà la sua strada prenderà una linea decisamente pop.
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