E' da poco uscito "Cinquemila Chilometri Al Secondo", suo terzo graphic novel; il precedente, "La Signorina Else", era tratto da un racconto di Arthur Schnitzler.
Cura le illustrazioni per Rolling Stone, Il Manifesto e ne ha curate per riviste norvegesi.
Ha vinto il premio come miglior fumetto 2007 a Oslo.
Vive a Parigi ma è italiano. Il suoi fumetti galleggiano in colori pastosi.
Stai leggendo un'introduzione di un recensore senza fantasia e lui è Manuele Fior; questa è una breve intervista.
-Presentati, quanti anni hai e di cosa ti occupi attualmente.
Mi chiamo Manuele Fior, ho trentacinque anni e disegno libri a fumetti.
-Parlaci di "Cinquemila Chilometri Al Secondo" e come è nato questo fumetto.
"Cinquemila chilometri al secondo" è un libro a fumetti a cui ho lavorato per circa tre anni, che fa ripercorrere a dei personaggi inventati, i luoghi dove mi è capitato di vivere. la storia prende in tutto un arco di vent'anni, in cui vediamo Piero, Lucia e Nicola invecchiare, cercarsi, amarsi e farsi male a vicenda. E' un libro mosso dall'amore per una donna e l'incapacità di farsi una ragione della sua partenza.
-Come è nata l'idea di trasformare "La Signorina Else" in fumetto? perchè Arthur Schnitzlter particolare? Trovi analogie tra la vienna decadente di inizio secolo e i giorni nostri?
L'editore francese Delcourt mi ha chiesto un adattamento a fumetti di un romanzo a scelta. Ho subito pensato a questo libretto di Schnitzler perché mi sembrava perfetto. Volevo sperimentare l'adattabilità del monologo interiore a fumetti e in più il tema del romanzo è per cosi' dire sulle mie corde. Piu' che un'analogia tra la società dell'inizio secolo e la nostra, sento un'analogia tra Else e me, nella stessa difficoltà a integrarsi a pieno nella società, pagando il prezzo del compromessi necessari. Quel voler sempre restare in bilico, con un piede nella purezza del proprio mondo interiore e l'altro nel mondo civile.
-Su quale altro autore faresti lo stesso lavoro?
Riadatterei volentieri delle altre novelle di Schnitzler .
-Sei Architetto, che ne pensi della bioedilizia? In Italia si sta facendo abbastanza rispetto al resto d'Europa?
Quali secondo te sono opere che rappresentano un passo in avanti?
Non sono proprio aggiornatissimo sulla questione, devo ammettere; in Italia non si fa niente, mi sembra, né di bioarchitettura né di architettura in generale. Siamo indietro rispetto a tutti, chiaramente, come in tutte le altre discipline del resto.
Non so se rappresentino un passo avanti, ma alcune opere di Renzo Piano tra le quali la contestatissima Potsdamer Platz a Berlino condensano secondo me alcune delle questioni cruciali della città, non solo l'impatto ecologico ma anche la costruzione in un tessuto storico, scritto e riscritto dalle epoche e dalle rispettive ideologie.
-Quali sono i tuoi autori preferiti? Ultimo libro letto?
Amo molto Alberto Moravia. L'ultimo libro che ho letto è un fumetto, Château de sable di F. Peeters.
-Fumettisti che consiglieresti?
Ognuno ha i suoi gusti, e ormai ci sono fumetti per tutti i gusti. Basta andare in libreria e sceglierli.
-Progetti per il futuro?
Ho cominciato un nuovo fumetto di anticipazione, parla dell'Italia del 2050. Vorrei riuscire a immaginare un futuro più luminoso di quello che il nostro paese lascia ora presagire. Vediamo se ci riesco.
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